Regia di Gaspar Antillo vedi scheda film
Interessante distribuzione Netflix, per un titolo che è piuttosto lontano dai film medi presenti in piattaforma. Il film del cileno Antillo, al suo esordio, a quanto pare, è un piccolo prodotto scuola Larrain, che infatti produce, con più di un rimando al Cinema del grande regista cileno. Il racconto di un perdente, ritiratosi a vivere su un'sola con lo zio, lontano dalle luci di Valparaiso e dello spettacolo, a cui, da bambino, ha rischiato di far parte, essendo dotato di un'ugola straordinaria. Ma le cose non sono andate per il verso giusto, e oggi è un uomo di mezza età, ferocemente sovrappeso e chiuso in un mutismo patologico, fino a quando una donna riesce a scuoterlo e a riportarlo nel mondo dei vivi. Trama un po' banale, a dire il vero, ma lo stile asciutto, la bravura di tutti gli attori, Jorge Garcia su tutti, e la capacità di evitare lungaggini inutili, ne fanno un film da vedere. Non è un capolavoro, è un racconto intimo e stralunato, ma si passa un'ora e mezza guardando qualcosa di diverso, che non urla e non fa fracasso. Bello.
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