Memo vive in un'isolata fattoria di pecore nel Cile, nascondendo al mondo intero la sua bellissima voce da cantante che lo aveva reso famoso da bambino. Come un recluso, preferisce ripensare al suo passato e non guardare in avanti. Ma cosa accadrà quando qualcuno potrà finalmente sentirlo?
L'ho trovato un film pesante ed irrisolto. Non ho visto emergere le sensazioni che secondo i critici avrebbe raccontato. Un racconto piatto e senza emozioni. Mah! Forse non è nelle mie corde.
Interessante film cileno sulla storia di un uomo che nasconde al mondo la sua voce meravigliosa. Ma perché Memo si è rifugiato in una sperduta fattoria ? Se si tratti di ribellione verso il mondo o di semplice timidezza la regia non lo chiarisce del tutto. Resta il fatto che il mondo ignorerà per sempre la bellezza di una voce fuori dal coro.
Talmente frammentario da sembrare in certi momenti più il promo che il film stesso. E' una scelta artistica che da un lato penalizza la fluidità del racconto e la caratterizzazione dei personaggi, dall'altro fa guadagnare profondità e potenzialità meditativa all'opera.
Nell’incipit assistiamo a un alternarsi di immagini, il cui sottofondo musicale suggestivo, si sposa magnificamente con i paesaggi boschivi, in cui il protagonista, in un’atmosfera fiabesca, si muove. I flashback ci mostrano un bambino con una voce incantevole; si chiama Guillermo o Memo, che per le sue notevoli qualità canore, ha attirato l’interesse… leggi tutto
Un film che alimenta un’aspettativa crescente. Toccante e introspettivo a tratti quasi fastidioso nel suo insistere sul senso di una vita voluta di auto esclusione, quasi inconcepibile nel mare magnum dell’onnipresenza. Il protagonista di questa storia straziante resterà però vittima proprio della comunicazione invasiva e dilagante, ma quando potrebbe consumare la…
Ciao a tutti! Di seguito la mia playlist con gli ultimi film visti (ordinati per anno di uscita).
Serie TV concluse:
- 12a Archer;
- 3a+4a+5a F is for Family;
- 1a Grandi notizie;
- 1a Guida astrologica…
Nell’incipit assistiamo a un alternarsi di immagini, il cui sottofondo musicale suggestivo, si sposa magnificamente con i paesaggi boschivi, in cui il protagonista, in un’atmosfera fiabesca, si muove. I flashback ci mostrano un bambino con una voce incantevole; si chiama Guillermo o Memo, che per le sue notevoli qualità canore, ha attirato l’interesse…
Interessante distribuzione Netflix, per un titolo che è piuttosto lontano dai film medi presenti in piattaforma. Il film del cileno Antillo, al suo esordio, a quanto pare, è un piccolo prodotto scuola Larrain, che infatti produce, con più di un rimando al Cinema del grande regista cileno. Il racconto di un perdente, ritiratosi a vivere su un'sola con lo zio, lontano dalle…
Sceneggiatura sopraffina, partecipando alla quale il regista Gaspar Antillo merita ulteriori elogi. Vite vissute, vite perdute, vite soltanto agognate. E anche l’amore, perché no: il gigante e la bambina. Si sente forte la presenza di Pablo Larrain, qui come produttore: come non ricondurre questa trama a quella del “Tony Manero” che lo lanciò…
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Commenti (6) vedi tutti
L'ho trovato un film pesante ed irrisolto. Non ho visto emergere le sensazioni che secondo i critici avrebbe raccontato. Un racconto piatto e senza emozioni. Mah! Forse non è nelle mie corde.
commento di iroUna riflessione profonda sul senso dell’onnipresenza, un film perfetto!
leggi la recensione completa di siro17Intenso e toccante dramma. Location incantevoli, musiche splendide. prove attoriali superlative
leggi la recensione completa di Furetto60Una storia di dolore, di solitudine e di tristezza. Ma poi arriva una donna che sa ascoltare.
commento di Aiace68Interessante film cileno sulla storia di un uomo che nasconde al mondo la sua voce meravigliosa. Ma perché Memo si è rifugiato in una sperduta fattoria ? Se si tratti di ribellione verso il mondo o di semplice timidezza la regia non lo chiarisce del tutto. Resta il fatto che il mondo ignorerà per sempre la bellezza di una voce fuori dal coro.
commento di Peppe ComuneTalmente frammentario da sembrare in certi momenti più il promo che il film stesso. E' una scelta artistica che da un lato penalizza la fluidità del racconto e la caratterizzazione dei personaggi, dall'altro fa guadagnare profondità e potenzialità meditativa all'opera.
commento di bombo1