Regia di John Sayles vedi scheda film
Film piccolo, malinconico e delicato, che entra nel cuore in punta di piedi, come i tre protagonisti, che si svelano poco a poco davanti alla m.d.p. e ci fanno capire il doloroso senso della vita, i problemi dell'animo che vanno accettati per riuscire ad accettare le persone che ci stanno a fianco. Non memorabile ma intenso.
Tre solitudini, tre vite si incontrano in un paese freddo dell'Alaska. Devono imparare a convivere e ad accettare il proprio passato.
Così così.
Qualche lentezza, a parte quello nulla.
Bella donna in un anima tormentata, che viene resa in maniera magistrale. La protagonista davanti alla telecamera apre i suoi segreti e la sua psicologia viene intesa da piccoli cenni del volto.
Non famoso, ma un attore qui davvero in gamba, ai pari livelli con la protagonista femminile. E' bello immedesimarsi nei personaggi e vivere le loro storie.
Un grandissimo sceneggiatore crea una storia molto diversa da quelle a cui ci ha abituato. Ma ci fa soffrire, ci apre alle psicologie dei personaggi, anche se a volte diventa quasi farraginoso seguire il loro percorso esistenziale. Una storia sospesa, nel limbo della vita...
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