Vite che si intrecciano ai confini della civiltà, su in Alaska, dove i riti piccolo-borghesi e anche quelli degli uomini con le pistole devono a un certo punto cedere il passo alla forza di una natura sovrumana. Si incontrano nella città di pescatori: Joe, un ex pescatore traumatizzato da un antico incidente, e Donna, una cantante con una figlia adolescente. Ma poi, è nel deserto dell'isola in cui li trascina un'avventura sbagliata che i tre scoprono la dimensione profonda della loro vita.
Note
Film sotterraneo e incupito dai silenzi dell'anima, "Limbo" di John Sayles è doloroso e, a tratti, faticoso come il percorso interiore dei suoi protagonisti. Film strano, per essere scritto dal suo autore, e stranamente sbagliato: infatti Sayles fino ad ora è stato un perfetto sceneggiatore (per se stesso e per altri), mentre qui sembra quasi trascinare la prima parte introduttiva, dilazionando l'intensità tormentosa della seconda, la più bella, dove finalmente si ritrova la forza di "Stella solitaria".
Non il classico film di John Sayles che uno si aspetta.O almeno non solo.Partendo da un substrato sociale parecchio complesso(le rivendicazioni dei pescatori e comunque dei lavoratori in uno scenario molto particolare come può essere quello di Juneau,Alaska) raccontato in pochi minuti con rapide pennellate da impressionista,quasi affrontando la modernizzazione di una terra senza tempo con… leggi tutto
Vite mezzo consumate, un po’ andate a male, disorientate. Vite che si intrecciano ai confini della civiltà, su, in Alaska, dove i riti piccolo-borghesi e anche quelli crudeli degli uomini con le pistole devono a un certo punto fermarsi, cedere il passo alla forza intensa e straniante di una natura sovrumana. Si incontrano nella città di pescatori: Joe, un ex pescatore traumatizzato da un… leggi tutto
Mi scuso fin da subito per la pacchiana ironia del titolo: "apparentemente" vuole suonare stupidamente ironico, almeno nel senso che, prima di averli visti, dei film non possono altro che "apparire" di ottima…
Un uomo, una donna e una ragazzina nel gelo dell’Alaska si trovano relegati nel limbo delle esistenze incompiute, dimezzate. La prima parte si occupa di definire i personaggi: succede poco, ma viene lasciato intuire parecchio e non si ha mai l’impressione che il ritmo sia troppo blando; i caratteri vengono definiti da dettagli all’apparenza insignificanti, da gesti compiuti con naturalezza…
Non il classico film di John Sayles che uno si aspetta.O almeno non solo.Partendo da un substrato sociale parecchio complesso(le rivendicazioni dei pescatori e comunque dei lavoratori in uno scenario molto particolare come può essere quello di Juneau,Alaska) raccontato in pochi minuti con rapide pennellate da impressionista,quasi affrontando la modernizzazione di una terra senza tempo con…
VOTO : 7,5.
Un film stupendo, dove i personaggi trasudano le proprie emozioni in un crescendo costante verso l'angosciante finale.
Bellissima la sceneggiatura, bellissime molte scelte registiche nelle inquadrature, bella l'ambientazione riflessiva già di suo, due ore che volano via e ti lasciano con tante sensazioni e pensieri addosso.
Necessario.
Suvvia Film TV, questo è un buon film, ben più di sufficiente. I ritratti umani sono profondi, sensibili e convincenti; la noia non fa mai capolino e le cose dette sono molte e non banali. La prima parte è tutt'altro che inutile: è un ritratto di una condizione esistenziale di noia e di male di vivere. Ottimo l'episodio dell'omicidio fuori campo, e della rappresentazione - fuori campo…
Un film che affascina, anche se giustamente, la prima parte fuorvia, nel discorso che si è proposto il regista sceneggiatore. I caratteri e le durezze dei protagonisti si agitano in un acqua troppo vasta, da disperdere il vero discorso che il Sayles si è proposto, e che nella seconda parte riesce in pieno a portare avanti. Un bel ruolo per la Mastrastonio, che oggi è più che trascurata,…
Film piccolo, malinconico e delicato, che entra nel cuore in punta di piedi, come i tre protagonisti, che si svelano poco a poco davanti alla m.d.p. e ci fanno capire il doloroso senso della vita, i problemi dell'animo che vanno accettati per riuscire ad accettare le persone che ci stanno a fianco. Non memorabile ma intenso.
Se si potesse partire dalla conclusione - che entra di diritto tra quelle estremamente ricercate e particolari degli ultimi anni - senza rivelar troppo... Meglio cominciare dall’inizio allora e dalla molteplicità dei personaggi (e al loro ipotetico “svisceramento” come salmoni), di qualche spezzettatura o del dialogo accatastato che potrebbero richiamare alla mente Altman. Nel prosieguo,…
Buon film di John Sayles:se ilritmo,in alcuni momenti,cala leggermente,è apprezzabilissima l' idea e la capacità del regista di cambiare modo di narrare,e saltare da un genere all' altro quasi "invisibilmente".Decisamente vincente l' idea di un finale in sospeso.Purtroppo sottovalutato,e passato inosservato. VOTO 6 ½
Vite mezzo consumate, un po’ andate a male, disorientate. Vite che si intrecciano ai confini della civiltà, su, in Alaska, dove i riti piccolo-borghesi e anche quelli crudeli degli uomini con le pistole devono a un certo punto fermarsi, cedere il passo alla forza intensa e straniante di una natura sovrumana. Si incontrano nella città di pescatori: Joe, un ex pescatore traumatizzato da un…
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