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Touch Me in the Morning

Regia di Ken Gibb vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Touch Me in the Morning

di undying
4 stelle

Un titolo sopravvalutato nel settore, diretto da uno sfortunato regista e interpretato da due superstar: Veronica Hart e Paul Thomas. Nonostante la valida idea, Touch me in the morning si muove lentamente, e senza originali trovate, nel settore dell'hard.

 

locandina

Touch Me in the Morning (1982): locandina

 

Skyler (Paul Thomas) e Jenny (Veronica Hart) sono una giovane coppia in crisi a causa dei troppi impegni lavorativi di Skyler. Nonostante l'uomo cerchi di adempiere ai suoi "doveri coniugali", quando arriva la sera crolla fisicamente. Skyler ci prova e riprova ma l'ennesimo fallimento sotto alle coperte induce la moglie a sorridere sarcasticamente. Girati di spalle, l'uno opposto all'altra, Skyler e Jenny cadono in un sonno profondo. E nella fase seguente, quella onirica, ciascuno di loro vive le sue spericolate fantasie erotiche, sino all'alba di un nuovo giorno.

 

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Lysa Thatcher in Touch me in the morning 

 

Titolo, ingiustamente, di culto nella cinematografia per adulti, diretto da un operatore alla macchina nonché tecnico della fotografia che, saltuariamente, si è dedicato anche alla regia per un arco di tempo che copre gli anni dal 1981 al 1992. Ken Gibb (1948 - 1996) si è spento prematuramente all'età di soli 47 anni, dopo essere entrato nell'ambiente in fase ormai limitrofa alla "standardizzazione amatoriale", dato l'approssimarsi del sistema home video e relative telecamere Betamax o VHS. Touch me in the morning presenta infatti un cast di attori sulla via dell'hard privo di storia (Sharon Mitchell e Mike Horner) e in sé il film stesso appartiene più a questo filone, essendo di fatto assente un minimo spunto di trama. Presenta però due o tre motivi di interesse, che vanno dalla presenza di Veronica Hart (arriva tardi nel settore, cercando pure di uscirne partecipando come attrice a diversi film standard, restando però dietro le quinte delle luci rosse come produttrice), a quella di Lisa De Leeuw (nella scena più coinvolgente, accompagnata dal Bolero di Ravel, uno dei brani classici più utilizzati nell'hard); per finire con la graziosa Lysa Thatcher, ragazza dai lineamenti giovanili e spesso sfruttata in ruolo da lolita, proprio per il suo aspetto virginale (ad esempio ne L'infernale paradiso di Karol). Per il resto, per quanto il set sia evidentemente stato allestito da professionisti (scenografie, costumi e fotografia in perfetto stile patinato, Anni '80), Touch me in the morning, con i suoi siparietti onirici per nulla ironici, né originali (dal barbiere, in ufficio e in compagnia di un ex collegiale), finisce per essere piuttosto noioso, a dispetto di un doppiaggio italiano che fa emettere volgarità assortite alla bocca della protagonista, con timbro di voce simile a quella di Monica Vitti!

Due parole le merita anche Paul Thomas, personaggio agli esordi nel mondo dello spettacolo come abile ballerino, presente in rappresentazioni teatrali del musical Jesus Christ Superstar e destinato a debuttare, nel 1973, come attore (col nome di Philip Toubus) anche nel film omonimo di Norman Jewison. Seguirà per lui un misconosciuto horror (Lucifer's women, 1974), prima di affondare nell'hard, restandoci ben piantato tanto da "interpretare" qualcosa come 384 film, al netto di una decina di titoli regolari (tra questi Emanuelle. Perché violenza alle donne? e Doctor Dracula). Molti dei quali anche diretti, perché invece -dietro la macchina da presa- può vantare ben 454 regie. Ci sono quindi altissime probabilità che, se avete mai visto anche un solo hard americano realizzato sino agli anni 2013, vi siate imbattuti in Paul Thomas!

 

Touch-Me-in-the-Morning-1981

 

"Quando ti alzi il mattino, pensa quale prezioso privilegio è essere vivi: respirare, pensare, provare gioia e amare." (Marco Aurelio)

 

F.P. 13/03/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 68')

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