Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
Un film di (stra)ordinaria alienazione, una sorta di Via Crucis verso l’origine della paranoia misantropica; tra accurata confusione e indisciplinata lucidità, così disordinatamente schematico nel suo inferno narrativo ma non privo di sequenze luminescenti, quasi catartiche. Centrato il mood underground con reminiscenze lynchiane. Carismatico e in parte Mark Margolis.
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