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Regia di Lars Damoiseaux vedi scheda film

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La recensione su Yummy

di alan smithee
4 stelle

TRIESTE SCIENCE + FICTION FESTIVAL 2020
Una giovane coppia formata da uno spilungone tontarello e la sua procace fidanzata, si recano presso una clinica di chirurgia estetica nell'Est europeo, per accompagnare la ritoccatisisma madre di lei ad effettuare l'ennesima combinazione di trattamenti estetici (tra questi anche lo "sbiancamento anale"...eheh);  con l'occasione la figlia desidera sottoporsi ad un intervento di riduzione delle mammelle, effettivamente ben tornite al punto da costituire un problema psicologico per la giovane, molto meno per l'imbranato fidanzato buongustaio.
All'interno della clinica, ove tutto pare svolgersi nella più perfetta armonia ed efficienza, una paziente, sottoposta ad un particolare trattamento di ringiovanimento, viene scoperta imbavagliata dall'incauto fidanzato, che la libera, non sapendo che costei si è trasformata in una sorta di zombie famelico, destinato per questa sua incauta iniziativa, a propagare un letale contagio, che si diffonderà presto in tutto l'istituto, diffondendo morte e spargimenti di viscere.

Il folle film horror splatter-comico del belga Lars Damoiseaux si rivela incalzante e divertente nella sua prima mezz'oretta scarsa, rivelando poi poco per volta una certa pesantezza di fondo, quando tutte le carte narrative ormai sono state giocate, e non resta che adagiarsi nella routine dei cliché di genere, peraltro ampiamente abusati.
Certo lo humor folle non manca, il cast asseconda adeguatamente lo stile pecoreccio che la regia scanzonata intende assicurare al filmetto, che intraprende deciso e risoluto la strada della farsa caciarona e splatter; ma l'interesse per la pellicola finisce presto per scemare, adagiandosi la vicenda entro sentieri già troppe volte calpestati e sin abusati, anche quando le forme delle pazienti appaiono degne di uno stile alla Russ Meyer. 

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