Violenza genetica esplode in strati socialmente diversificati. Siamo a Città del Messico. Futuro prossimo. Ma non tanto remoto. La potenza visiva di questo film intercetta anche il reale ruolo di un film: confondere lo spettatore tra ciò che è reale e ciò che non lo è. In questo, la pellicola riesce pienamente, poichè la realtà messicana non è avu
Violenza genetica esplode in strati socialmente diversificati. Siamo a Città del Messico. Futuro prossimo. Ma non tanto remoto. La potenza visiva di questo film intercetta anche l'autentico e primario ruolo di una pellicola: confondere lo spettatore tra ciò che è reale e ciò che non lo è. In questo, Nuevo Orden riesce pienamente, poichè la realtà messicana non è avulsa da scenari come quello descritto; colpi di stato in centro e sud America sono all'ordine del giorno. E qui vengono fruiti e reinterpratati anche nella maniera più subdola, dove capri espriatori e colpevoli, buoni e cattivi vicendevolemente si alternano nel gioco delle parti, lasciando lo spettatore a riflettere su colpe, misfatti e risultati.
Questo film reduce dal LEONE D’ARGENTO - GRAN PREMIO DELLA GIURIA LEONCINO D’ORO alla 77 Mostra del Cinema di Venezia è forte, reale e credibile. In una lussuosa residenza, uno sfarzoso matrimonio dell’alta società con presenze di politici, imprenditori e ricconi sta avendo luogo e se ne stanno celebrando i festeggiamenti a botte di champagne e cocaina. Ben presto però, tutto viene mandato a monte da una rivolta inaspettata, scaturita dal confitto sociale che dà il via a un violento colpo di stato. Tutto viene interrotto quindi da un’irruzione armata, i corpi freddati come mosche sulla carta moschicida, gli eleganti abiti tinti di rosso assieme alla mobilia di lusso e alla spessa moquette color panna. Sarà l’inizio di una discesa agli inferi per la città e l’intero Paese. Dopo Chronic, premiato per la migliore sceneggiatura a Cannes 2015, Michel Franco dirige un dramma distopico ad alta tensione in cui il conflitto sociale causato dalle enormi disparità economiche di una società corrotta, sfocia in una violenza cieca che annulla le differenze tra vittime e carnefici. "Nuevo orden" propone una visione distopica del Messico, che tuttavia si discosta solo leggermente dalla realtà. La disparità sociale ed economica è attualmente sempre più diffusa e insostenibile. Non è la prima volta che un simile scenario si presenta nel Paese e i governi corrotti hanno sempre risposto con violenza dittatoriale a qualsiasi forma di protesta. Questo film vuole essere un monito: se la diseguaglianza non viene risolta civilmente e se le voci del dissenso vengono messe a tacere, ne deriva il caos" - dice il regista in occasione della presentazione a Venezia. Mai parole proferite furono più sensate! Grazie all'arte, ai visionari artisti, sempre anticipatori del tempo (triste) che verrà.
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