Regia di Wai Ying Yip vedi scheda film
Ci mancava solo il The grudge dei poveri, direttamente in arrivo da Hong Kong. Un ibrido che, nelle intenzioni degli autori, dovrebbe far ridere (e non ci riesce) e allo stesso tempo (riuscendo ancora meno) paura.
Da Hong Kong, la dottoressa Ah Mui (Annie Liu) si trasferisce in Malesia, assieme alle sue due sorelle adottive, per definire il passaggio di una eredità a seguito del decesso della nonna. Nella villa in cui ha preso provvisorio domicilio, iniziano però ad accadere fenomeni paranormali.
Cantonata cantonese di una piattezza senza eguali. Dopo un incipit in CGI (terribile, come tutti gli effetti successivi) e un preambolo sul trascorso di Ah Mui (figlia rimasta sola, abbandonata dalla nonna, che dalla Malesia finisce per essere adottata ad Hong Kong assieme ad altre due orfanelle), il geniale Wai Ying Yip, regista con in curriculum ben dodici titoli oltre a questo, aiutato in sceneggiatura da altri due autori dal nome impronunciabile (Chat Shing Lau e Theo Ho), ripropone per la milionesima volta il soggetto di... The grudge! Una casa infestata da uno spettro vendicativo femminile con capelli corvini, con variante in questo caso, di occhi fiammanti (rosso fuoco elaborati al computer). Già dopo pochi minuti dall'inizio, il primo cristiano a subire l'ira del fantasma ci preannuncia che The cursed è più commedia che horror: il suo viso inebetito, mentre fissa i teli saltellanti che svolazzano per casa, smuove volontariamente il sorriso. Quando poi l'uomo ripara in soffitta, ci si chiede come mai lo sventurato ospite della casa maledetta abbia radunato una decina di enormi specchi, disposti in circolo. Sono solo inutili dettagli, che nemmeno vale la pena di considerare perché poi -per oltre un'ora- il film oscilla tra battute che vorrebbero essere ironiche (ma non fanno ridere) e situazioni che dovrebbero spaventare (e queste fanno ridere). Vederselo poi in lingua cantonese, equivale più o meno a farsi una camminata di 90 minuti sui carboni ardenti...
"Un rancore è come un pozzo nero; il perdono come un fiume che scorre." (Chris Northrup)
F.P. 10/03/2020 - Versione visionata in lingua cantonese (durata: 85'57")
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