Regia di Freddie Francis vedi scheda film
Bellissimo questo horror inglese, che mi ha tenuto inchiodato alla sedia fino alla fine. Devo anche aggiungere che mi ha fatto proprio paura, e in certe scene mi è venuta la pelle d'oca. Non ne ho apprezzato cioè solo le virtù artistiche, le atmosfere, il significato, ecc., ma mi ha appunto spaventato, il che non è affatto frequente. La tensione è sostenuta soprattutto dal fatto che fino alla fine non si capisce bene cosa stia accadendo. Il regista, per me finora sconosciuto, conosce esattamente i metodi per costruirla (le inquadrature, il buio, la maniglia della porta che si muove...) e poi per fare paura, pur senza servirsi di alcun effetto speciale. Quella donna che appare misteriosamente più volte durante il film è semplicemente orrenda, anche se non ha il volto di teschio o mangiato dai vermi. Ha però uno sguardo cattivo, minaccioso, e folle insieme. L'incubo iniziale della protagonista è proprio un vero incubo, e spaventa anche lo spettatore oltre che la povera ragazza. E poi, avendo visto molti film, si sa quanto sia difficile rendere con il cinema sogni e incubi.
Accanto a tutto ciò, si può ravvisare il tema mai esaurito dei delitti del passato che in qualche modo tornano a galla, e che le macchie di sangue non vanno più via, specie se i macchiati credevano di essere furbi e contavano di averla fatta a tutti. Anche il malvagio ha una coscienza, e questa può farla pagare cara, proprio perché non ha voluto ascoltarla prima. Come accade a Lady Macbeth nell'opera di Shakesperare, sia quanto a macchie di sangue che non si riesce a lavare che alla follia dopo il delitto.
Non dico che è un capolavoro in senso assoluto, com'è per esempio "Gli invasati" di Wise; però questo film dà tutto quello che si può chiedere ed aspèttarsi da un horror di serie B, e anche di più. E' ingiustamente poco noto, forse anche a causa del per me incomprensibile giudizio negativo del Mereghetti.
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