Regia di John Hayes vedi scheda film
Pessimo sexploitation diretto da John Hayes, sulla falsariga dei più celebri film di Russ Meyer. Un insieme di generi (dramma, azione, commedia, gangster ed erotico) messi assieme senza filo logico.
L'alcolista Michael Joseph Donovan (Duncan McLeod) si ritrova in guai seri dopo aver accumulato un debito enorme con personalità legate al mondo del crimine. Donovan decide di fuggire, per evitare di essere rintracciato dai malavitosi. Durante un lungo viaggio, fa incontri surreali con diverse disinibite ragazze.
Sulla scia di Russ Meyer -l'attore Duncan McLeod sarà anche presente in Beyond the valley of the dolls, dello stesso anno- John Hayes dirige questo "sexploitation" rivelatosi un fiasco al botteghino, nonostante non si allontani, per contenuto e struttura, da più celebrati titoli (per stare sempre su Meyer, ad esempio, Lorna). In effetti questa coloratissima disavventura di un alcolista maniaco del gioco (quindi pieno di debiti) non attira più di tanto l'attenzione, nonostante la presenza di un paio d'attrici disposte a nudi integrali (comprensivi di full frontal) e dotate di circonferenza toracica lievemente superiore alla media. Se per l'epoca (1970) questo poteva rappresentare motivo d'interesse, oggi figura un patetico tentativo di dare un senso (erotico) ad un film inconcludente, lento e privo di una solida sceneggiatura. Personaggi caricaturali si muovono lungo le vie di Manhattan e Brooklyn senza riuscire mai a coinvolgere. Nemmeno quando, sul finale che vorrebbe essere sorprendente, Hayes riprende una sparatoria con venature splatter. Sparatoria in un contesto grottesco, che contribuisce solo a rendere più assurdo l'intero film. Il regista John Hayes farà molto di meglio nell'hard, soprattutto quando sei anni più tardi gira Baby Rosemary.
"Vuoi essere ricordato? Lascia un sacco di debiti." (Elbert Hubbard)
F.P. 14/03/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 78'50")
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