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Dracula... Ti succhio

Regia di Phillip Marshak vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dracula... Ti succhio

di undying
6 stelle

Ben prima di Mario Salieri e il suo Vlad Tepes - La leggenda di Dracula (1994), Jamie Gillis interpreta il ruolo di un vampiro libidinoso in una produzione destinata a moltiplicarsi per via delle diverse versioni. Quella migliore, Dracula sucks, più contenuta sul versante hard e rimasta inedita in Italia, è diventata davvero di culto.

 

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Dracula... Ti succhio (1978): locandina

 

Il conte Dracula (Jamie Gillis), dopo aver acquistato un castello in prossimità di un istituto psichiatrico, assieme alle sue spose vampire si mette alla ricerca di vittime, individuate tra i pazienti ospiti della struttura. In particolare, Dracula prende di mira Mina (Annette Haven), la figlia del dottor Seward (John Leslie).

 

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Jamie Gillis e Annette Haven

 

Un cast di "all stars" del cinema hard per una rivisitazione (annunciata sin dai titoli di testa) del classico di Bram Stoker. Oltre a Jamie Gillis, Annette Haven (qui fantasticamente bella), John Leslie, Serena, Kay Parker, Paul Thomas e John Holmes, fa la sua prima comparsa anche Seka. Ma a rendere stravagante la visione (meglio le visioni, e capirete il perché) ci pensa Reggie Nalder nel ruolo di Van Helsing (ovviamente non coinvolto in scene esplicite). Attore che, curiosamente, l'anno prima era comparso in un altro film sul conte succhiasangue (Dracula contro zombi) ma che i più ricorderanno nei panni di killer con impermeabile giallo, all'inseguimento del povero Sam Dalmas ne L'uccello dalle piume di cristallo (1970).

 

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Irene Best

 

Ma cerchiamo di definire meglio questo piccolo cult, frutto dalla folle fantasia dei Marshak (Darryl alla sceneggiatura e Phillip in regia). In particolare Phillip Marshak, con trascorsi di ex assistente alla regia sui set di Jerry Lewis, dopo avere esordito dirigendo un western con inserti hard (The savages, un prototipo del porno, girato nel 1971), con questa seconda esperienza dietro la macchina da presa è destinato a siglare una pietra miliare del cinema "weird" e soprattutto "so bad so good" (da notare che all'epoca non esistevano ancora le parodie a luce rossa dei classici). Anche se rimasto legato al settore sino al 1985 (con un paio di eccezioni: Cataclisma e Night train to terror), Phillip realizza forse in questa circostanza il titolo più significativo della sua carriera. Non il migliore, ma quello che resta certamente impresso per la sua peculiarità: un horror, fedele al testo originale (solo in una delle versioni) ma con la stravaganza del contesto erotico, diluito in un caso (Dracula sucks) e predominante nell'altro (Love at first bite). Ne stiamo citando due diversi titoli perché di fatto altrettante sono le versioni: come "Love at first bite" (80 minuti) è circolato per il circuito a luci rosse; come "Dracula sucks" (95 minuti) in una seconda edizione soft/horror, con scene hard poco più che subliminali. Con il titolo di "Dracula... Ti succhio" è stato proiettato sugli schermi italiani Love at first bite, uno dei primi hard d'importazione ad essere stati distribuiti nelle nostre sale. Le differenze tra i due film sono sostanziali: la versione spinta inizia con le immagini finali di quella più limitata (la Haven mentre fa sesso con Gillis), contiene scene scartate nella versione estesa (il custode di colore che fa sesso con Seka, il cow boy che "cavalca" in manicomio e due ragazze dell'istituto lesbicheggianti nel prato), non presenta scene di sangue né le brevi sequenze con occhi rosso fuoco del conte e, cosa ancor più strana, è arricchita da una soundtrack con brani classici (cose tipo il Boléro di Ravel).

 

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Annette Haven e Jamie Gillis

 

Se si va a indagare sui dati tecnici del film, emerge come la sceneggiatura sia frutto del lavoro di più mani: da dichiarazioni dello stesso Reggie Nalder, pare che la scrittura della stessa fosse un continuo work in progress. Dracula sucks mostra, nel complesso (dato il tipo di progetto), come sia stata riposta una certa cura ai costumi e alle scenografie. Girato nello stesso castello già sfruttato da Al Adamson per il tremendo Blood of Dracula's castle, il film di Marshak propone, nei panni blasonati del conte transilvano (qui in trasferta), nientemeno che Jamie Gillis; attore tutto sommato in parte e non peggiore di tanti idolatrati colleghi di cinema regolare. Ma sorprende soprattutto Annette Haven, qui di un bello impressionante (pare un'affascinante diva di metà Anni '50), veramente adatta nel ruolo di Mina e contenuta per tutto il tempo del film nell'esporre le sue grazie, sino ai dieci, esplosivi, minuti finali. Competono con lei, in quanto ad animazione di scene ad alta gradazione erotica: la pettoruta Kay Parker (nei panni di dottoressa presa di petto da John Leslie), Serena (presente anche in People di Gerard Damiano, e figurante anche nel drammatico Hardcore di Paul Schrader) e infine la scatenatissima infermiera Seka (dopo una scena hot in macchina con Paul Thomas nel ruolo di Jonathan Harker, le tocca subire l'aggressione di John Holmes in un letto d'ospedale).

 

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John Holmes e Seka

 

Alle due versioni volute dalla produzione se ne aggiunge una terza (che non abbiamo avuto modo di visionare, ma supponiamo essere la peggiore): American Dragula, completamente cut di sesso ed erotismo, ferma a 65' e con arbitrarie scene aggiunte da Ghoulies (1985). Dracula... ti succhio è un titolo sicuramente consigliato in visione: qualunque edizione possa finirvi sotto mano, senza pretendere troppo in fatto di dialoghi e interpretazioni. Quando ricapiterà mai più di vedere attuate -senza freni- le pulsioni libidinose dei protagonisti del romanzo di Stoker, rimaste sottese in migliaia di film dedicati al conte Dracula? Tra un morso e l'altro (rigorosamente, invece che al collo, alle tette e ai capezzoli delle vittime femminili), un lupo ulula in lontananza mentre un pipistrello di gomma legato a un filo (come nei bei classici Universal Anni '30) si avvicina al punto macchina -sotto la luce della luna piena- fino ad entrare da una finestra e arrivare nella cameretta dove, in un accogliente letto, riposa inquieta Annette Haven: esperienza di visione a dir poco irripetibile! 

 

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Jamie Gillis e Annette Haven 

 

Nota: la valutazione si riferisce alla versione lunga (Dracula sucks). Quella hard, pur se forse più divertente, perde punti in qualità.

 

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"I vampiri sono presenti ovunque. Forse ora ce n'è uno seduto accanto a voi. Eh, già, perché vanno anche al cinema, ve lo assicuro. I vampiri hanno un aspetto del tutto normale, e lo sono in realtà. Solamente... hanno la strana abitudine di bere il sangue. Specialmente il sangue di quelli che amano." (Dal film I tre volti della paura)

 

 

F.P. 04/03/2020 - Versioni visionate in lingua inglese (durate: Dracula sucks, 94'51" / Love at first bite, 81'08")

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