Regia di Juanma Bajo Ulloa vedi scheda film
L’inesorabile baluardo dell’ambizione spesso gioca brutti scherzi; come nel caso del film di Ulloa, obbligato a fare i conti con simbolismi, astruserie e paradossi senza fine. Una passerella di macro-situazioni forse costruite con finalità psico-antropologiche ma dal risultato scostante e poco più che decorativo. Intermezzi musicali tediosi e 99 minuti che avrebbero tranquillamente potuto risolversi in mezz’ora.
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