Trama
I sopravvissuti alla terribile epidemia che ha colpito la penisola coreana si aggrappano disperatamente alla vita. Tenteranno con tutte le loro forze di trovare una via di fuga e non perire al virus che ha devastato la nazione.
Approfondimento
PENINSULA: I SOPRAVVISSUTI ALLA PANDEMIA IN COREA
Diretto da Sang-ho Yeon e sceneggiato dallo stesso con Ryu Yong-jae, Peninsula è il seguito di Train to Busan e ne continua la storia a quattro anni di distanza, quando oramai la penisola coreana è stata devastata dall'apocalisse zombie. Isolata dal resto del mondo, la Corea è una terra dimenticata da Dio e dagli uomini. Jung-seok, un ex militare che era miracolosamente riuscito a fuggire a Hong Kong, si imbatte in un delinquente americano che gli affida un allettante quanto pericolosissimo incarico: dovrà recuperare un camion abbandonato nel centro di Seoul entro un limite di tempo e poi fuggire silenziosamente dal paese. Durante la missione, inaspettatamente, Jung-seok scoprirà un gruppo di sopravvissuti.
Con la direzione della fotografia di Hyung-deok Lee e le musiche di Mowg, Peninsula è stato così presentato dal regista: "Se con Train to Busan ho raccontato il modo in cui il virus riuscì ad annientare l’intera Corea del Sud e inscenato una guerra con gli zombie sotto il sole, con Peninsula ho voluto mostrare come, dopo 4 anni di pandemia, i sopravvissuti abbiano imparato a trattare con i morti-viventi e ad usare quelle conoscenze per ottenere tutto ciò che vogliono. La quasi totalità del film si svolge di notte. Ma non volevo che il pubblico si sentisse soffocato, quindi ho voluto creare scene notturne luminose e "fresche". Il direttore della fotografia, Lee Hyung-deok, ha utilizzato una tecnica nota come Day for Night, in cui le scene notturne vengono girate alla luce del giorno. Non solo, abbiamo scelto obiettivi che non richiedono un’enorme quantità di luminosità, quindi anche con il solo chiaro di luna, siamo stati in grado di filmare scene cruciali al buio. Con Peninsula ho voluto raccontare la storia di persone normali che vivono in una società razionale, moderna, che improvvisamente devono reagire di fronte a un nuovo mondo avvolto da una barbarie che si oppone ai valori umani. Ho trovato molto interessante immaginare Seoul come uno spazio abbandonato, apocalittico, isolato dal mondo. Peninsula ha sequenze d’azione mai viste prime in altri film!".
Il cast
A dirigere Peninsula è Yeon Sang-ho, regista e sceneggiatore coreano. Nato a Seul nel 1978, e considerato dalla critica internazionale uno dei maggior talenti del cinema di animazione (per lo splendido The Fake o il durissimo The King of Pigs), il pluridecorato visual master Yeon Sang-ho ha mosso i primi passi alla… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Nel 1° Capitolo nonostante non mi avesse molto appassionato,qualche parte fatta bene la si poteva trovare,qua invece sarebbe molto meglio finirla lì e non continuare con Capitoli simili e/o senza tanto da dire.voto.0.
commento di chribio1Molto discontinuo, a tratti recitato veramente male, con alcune scene in cgi inguardabili. Voto 5.
commento di ezzo24Un ottimo sequel, non più originale quanto il suo predecessore ma comunque abbastanza energico da tenere alta la tensione.
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiA mancare, in Peninsula, è in primis la definizione semplice ma certosina dei personaggi che contraddistingueva il predecessore: il racconto è quantomai scarno e i dialoghi scialbi quando non ridicoli, quasi che Yeon nel frattempo si sia convinto di poter generare pathos solo attraverso una dose da cavallo di effettacci in CGI.
leggi la recensione completa di pazuzu