Regia di Jay Levey vedi scheda film
Da Conan a Rambo, da Indiana Jones a Via col vento, passando per i Dire Straits: Weird Al Yankovic non risparmia nessuno (dello star system) in questo film che è considerabile un po' come la summa della sua comicità: citazioni e rifacimenti vanno a braccetto in una trama squilibrata e non particolarmente originale, ma farcita senza pausa di gag e sketch fra il delirante ed il demenziale totale. Il ritmo la fa da padrone, anche quando le cose non funzionano benissimo e si ridacchia con meno entusiasmo. Il risultato è qualcosa che si accosta alla premiata ditta Zucker-Abrahams-Zucker (L'aereo più pazzo del mondo, Una pallottola spuntata) o ai primi lavori di John Landis (in particolare Ridere per ridere, che pure snocciola le follie di un palinsesto televisivo). 5/10.
Uno sfaccendato si ritrova fortunosamente a dirigire un piccolissimo studio televisivo; fra trasmissioni raffazzonate alla meglio e pubblicità demenziali, l'emittente va incontro al successo.
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