La recensione su Les héroïques

di alan smithee

7 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2021 - FUORI CONCORSO / LUCCA FILM FESTIVAL E EUROPA CINEMA 2021 - CONCORSO LUNGOMETRAGGI

"-Questi sono i miei ricordi con tua madre.

-Esatto è mia madre.

-No, non è più tua madre. Si è uccisa per colpa tua. Si per colpa tua! Tutto quello che tocchi marcisce! Sei un fottuto cancro".

La storia di un tossico e dipendente dall'alcol ultracinquantenne, perennemente in cerca di disintossicarsi ma disperato e affannato tra situazioni familiari che non riesce a gestire né fisicamente né tantomeno economicamente, si ispira alla reale esperienza di vita dell'attore e doppiatore François Creton, qui magnifico nel reinterpretarsi senza mai sconfinare nel patetismo più scontato.

Nel secondo lungometraggio di Maxime Roy, Creton si appropria di tutto il film per restituirci le movenze di un personaggio di fallito che non si arrende e continua a dannarsi per riuscire a trovare una soluzione ai problemi che la sua esistenza disordinata e balorda continua a porgli innanzi, come ostacoli sempre più impegnativi da superare.

E tra mantenimento di figli neonati e di ex-compagne rese madri, tra figli adolescenti a cui non ha mai potuto rappresentare altro se non la figura del fratello irresponsabile e perduto, tra un padre che si è arreso da tempo al fatto che suo figlio possa ripulirsi e ricominciare, ed una matrigna angelica che pare la sua unica vera alleata, la vicenda si snoda tra spesso inutili tentativi di disintossicazione, ricerche furtive di dosi, un desiderio di affermarsi nel lavoro di meccanico saldatore che tuttavia gli richiede diplomi e specializzazioni che, nella sua condizione di tossico, l'uomo non ha mai potuto nemmeno organizzarsi a sostenere.

François Creton, Ariane Ascaride, Patrick d'Assumçao, Romeo Creton

Sostenuto da un valido cast motivato e partecipe, tra cui citiamo il vero figlio Romeo Creton, il grande vecchio Richard Bohringer nel ruolo del padre burbero ma anche comprensivo, di Ariane Ascaride sempre angelo della situazione, soprattutto in un film come questo che ricorda molto le famiglie alalrgate del suo regista preferito, il marsigliese Robert Guédiguian, e di una particolarmente convincente Clotilde Courau nel ruolo dell'ex compagna del protagonista, Les Héroiques si rivela un film tosto e riuscito in grado di tornare a trattare il dramma della dipendenza con una vitalità ed un vigore che nascono da esperienze di vita realmente vissute, e che Creton è riuscito a tradurre in narrazione e Roy in immagini, senza ripetersi né tantomeno cedere in facili e scontati patetismi.

"Se ho un problema e bevo, finisce che ho due problemi".

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