Trama
Aris è un uomo solitario sulla trentina che, da un giorno all'altro, comincia a soffrire di preoccupanti disturbi di memoria. Costretto ad affrontare la sua grave amnesia. si sottopone a un nuovo trattamento sperimentale che lo porta a rivivere esperienze del suo passato. L'incontro con Anna, che si sta sottoponendo alla sua stessa cura, porterà Aris a riconsiderare le sue azioni e a prendere nuove decisioni.
Approfondimento
APPLES: L'IMPORTANZA DELLA MEMORIA
Diretto da Christos Nikou e sceneggiato dallo stesso con Stavros Raptis, Apples racconta la storia di Aris, un uomo di mezza età che, nel bel mezzo di una pandemia mondiale che causa improvvisa amnesia, si ritrova arruolato in un programma di recupero teso ad aiutare i pazienti non reclamati da nessuno a costruirsi nuove identità. le attività quotidiane da eseguire sono registrate su audiocassette: così facendo, Aris può crearsi nuovi ricordi e documentarli con una macchina fotografica. Ritornando a una vita quasi normale, ha modo di conoscere Anna, anche lei in convalescenza e inserita in un programma di recupero.
Con la direzione della fotografia di Bartosz Swiniarski, le scenografie di Efi Birba, i costumi di Dimitra Liakoura e le musiche di Alexander Voulgaris, Apples propone una riflessione sulla memoria, l'identità e la perdita, esplorando come una società potrebbe far fronte a un'epidemia irreversibile attraverso la storia di un uomo alla scoperta di se stesso. Siamo la somma delle immagini che scattiamo e proponiamo di noi stessi o siamo qualcosa di ancora più articolato e profondo? Questa è la domanda a cui Apples cerca di dare risposta. Ha dichiarato il regista in occasione della partecipazione al Festival di Venezia 2020 nella sezione Orizzonti: "Quanto è selettiva la nostra memoria? Ci ricordiamo quello che abbiamo vissuto o quello che abbiamo scelto di ricordare? Possiamo dimenticare le cose che ci hanno ferito? Potrebbe essere che in fondo non vogliamo dimenticare le esperienze dolorose, perché senza di esse perderemmo la nostra esistenza? Alla fine, siamo semplicemente la somma di tutte le cose che non dimentichiamo? Ho avuto l'idea per il film circa otto anni fa, mentre stavo cercando di superare il dolore per la perdita di una persona a me molto cara: tutte queste domande sull'identità, sulla perdita, sul ricordo e sul dolore erano una costante nei miei pensieri".
"Apples, una commedia drammatica allegorica, è essenzialmente uno sforzo per indagare il funzionamento della nostra memoria - ha proseguito Nikou - e come questo influisce su di noi; come le emozioni incidono sulla memoria e, soprattutto, come essa risenta della tecnologia, che oggi rende molto semplice registrare le informazioni. È possibile che il progresso tecnologico abbia reso il nostro cervello più "pigro" e che quindi ricordiamo sempre meno eventi ed emozioni? È possibile che abbiamo finito col vivere "meno"? Apples parla anche di come affrontiamo questa perdita di memoria; la perdita dei nostri cari, delle nostre emozioni. È incredibile, e in un certo senso assurdo, quanto il tempo passi velocemente dal momento in cui si entra nell'età adulta. Con questo film ho voluto creare un mondo familiare ambientato in un passato recente, in una società in cui la tecnologia non è così presente. Una società di persone sole, in cui l'amnesia si diffonde come un virus e fa dimenticare anche gli eventi più importanti e significativi".
Ha infine concluso: "Apples comincia in un ambiente distopico, ma ben presto passa a un approccio più antropocentrico. Abbiamo girato il film seguendo il protagonista con la macchina da presa in modo da rappresentare il suo isolamento attraverso un'inquadratura ristretta. Per riuscire a seguire le sue emozioni da vicino, abbiamo utilizzato il formato immagine 4:3, un riferimento diretto al recente passato e che rimanda chiaramente alle foto polaroid, un elemento molto significativo della storia. Diversi sono i film che mi hanno ispirato, da Lei di Spike Jonze a Holy Motors di Leos Carax, passando per tutto ciò che ha realizzato Charlie Kaufman, autore dotato della straordinaria capacità di vedere il mondo da una prospettiva differente".
Il cast
A dirigere Apples è Christos Nikou, regista e sceneggiatore greco. Nato ad Atene nel 1984, ha visto il suo primo cortometraggio, KM; partecipare a oltre 40 festival internazionali ricevendo anche il premio al miglior cortometraggio al Motovum Film Festival in Croazia. Per circa dieci anni ha lavorato anche come… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Un grottesco incomprensibile...a tratti anche noioso.Dalla Grecia negli anni ho visto ben altri film....
commento di ezioFilm minimale ed allegorico come da tendenza odierna del cinema greco. Non annoia ma neppure esalta.
commento di bombo1Il protagonista di Apples viene colpito da un’amnesia totale, ma nel caso andasse a mangiarsi una pizza non la fotograferebbe mai per poi inoltrare la foto ai suoi amici. Non solo perché si è dimenticato chi siano, ma perché sarebbe sicuro che basterebbe dire la parola “pizza” e chiunque capirebbe di cosa si tratta.
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