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Hunted - Chi ha paura del lupo cattivo?

Regia di Vincent Paronnaud vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Hunted - Chi ha paura del lupo cattivo?

di axe
4 stelle

Alla ricerca di svago, la giovane professionista Eve si reca in un locale notturno. Trascorre la serata con un uomo, il quale, dietro l'aspetto attraente ed i modi distinti, nasconde una natura predatoria. E', infatti, un violentatore seriale che ama umiliare le proprie vittime - donne sole, adescate con l'aiuto di un complice - e riprenderle una telecamera. Eve riesce a sfuggirgli, ripetutamente. Si rifugia all'interno di una foresta, ove l'uomo la bracca ferocemente. Le forze della natura aiutano Eve, la quale passa al contrattacco, trasformando la fuga in una lotta senza esclusione di colpi. Un thriller con venature di sovrannaturale, frenetico e sanguinoso, incentrato sullo scontro tra Eve ed il suo aguzzino. In linea con la vicenda narrata nel prologo, si può rintracciare una morale nel film, secondo la quale là dove gli uomini non riescono, per "dolo" o semplice disinteresse, è la natura a garantire la giustizia, in questo caso proteggendo la donna dalla malvagità del suo persecutore e successivamente predisponendola al contrattacco; la "natura ferina" di Eve è richiamata dal trucco e dal volto, sempre più stravolto, man mano che s'avvicina l'epilogo. A me il film non è piaciuto. Pur avendo apprezzato l'idea di fondo, il montaggio, la scelta di inserire sequenze oniriche e non rispettare la continuità temporale, non sono rimasto soddisfatto dell'evoluzione del racconto. I personaggi agiscono - o reagiscono - spesso in modo illogico. Esempi, ad un ragazzo è brutalmente uccisa la madre, ed egli rimane praticamente inerte; i partecipanti ad una battaglia simulata con armi soft-air sono indifferenti di fronte all'inseguirsi di Eve e del violentatore; il violentatore "perde tempo" ad uccidere con sadismo il suo complice, ferito, sconvolto ed ormai inutile per i suoi scopi. Potrei immaginare che alcune sequenze siano ispirate all'ironia, ma non ne ho trovato molta nel racconto. Le fai più violente non lasciano spazio ad essa. Inoltre, ci si chiede, la natura, così benigna verso Eve, per quale motivo non interviene appena può ed in via definitiva ? Tra gli attori, ho apprezzato Lucie Debay, donna volitiva in grado di reagire alla violenza fisica e psicologica cui è sottoposta. Peccato per il doppiaggio, davvero poco convincente. Mi aspettavo qualcosa in più, un'opera sul modello e con lo spessore di "Revenge"(Coralie Fargeat, 2017); invece mi sono trovato di fronte al racconto di inseguimento attraverso un bosco - paesaggio evocativo, ma certamente non vario - all'interno del quale, non si sa come, i due finiscono sempre per incontrarsi e scontrarsi.

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