Regia di Vincent Paronnaud vedi scheda film
Thriller originalissimo nella sua banale essenza: il solito serial killer alle prese con una ragazza, costretto però ad agire nel bel mezzo di un bosco. Imprevedibile, adrenalinico, stupendo e in grado di sorprendere senza sosta.
Ève (Lucie Debay) è in rotta con il suo ragazzo, forse a causa anche dello stress lavorativo. Una sera, mentre è in una discoteca, viene avvicinata da uno sconosciuto (Arieh Worthalter) con il quale entra subito in forte sintonia, tanto da ritrovarsi - nel giro di poche ore - in intimità dentro a una macchina. Purtroppo però Ève è finita nelle mire di uno psicopatico che, in coppia con Andy (Ciaran O'Brien), ama riprendere con una telecamera occasionali ragazze che prima sevizia e poi uccide. Mentre i due maniaci attraversano una strada sperduta nel bosco, con Ève legata e fatta prigioniera, a causa di un cinghiale la macchina esce di strada permettendo alla ragazza di fuggire. È l'inizio di una allucinante caccia, dai risvolti imprevedibili...
"La compagnia dei lupi è meglio di quella degli uomini."
Il fumettista francese Vincent Paronnaud, dotato di uno spiccato senso di humor macabro, debutta in regia nel 2007 con un film d'animazione molto apprezzato (Persepolis) al quale fanno seguito la parodia horror Villemolle 81 (2009) e la commedia Chicken with plums (2011). Ma è con questo Hunted che Paronnaud si fa notare a livello internazionale. Scritto in compartecipazione con Léa Pernollet, Hunted è girato in stato di grazia. Un vero e raro gioiello della tensione - coprodotto tra Francia, Belgio e Irlanda - che per quanto semplice nella trama (quasi una rilettura in chiave moderna di Cappuccetto Rosso) riesce a sorprendere senza sosta dall'inizio sino alla fine, in virtù di twist inattesi, colpi di scena agghiaccianti e un clima thriller inarrestabile. Originalissimo, soprattutto negli imprevedibili venti minuti conclusivi, Hunted risalta per interpretazioni eccellenti da parte dell'intero cast (in particolare davvero eccezionali sia Arieh Worthalter che Lucie Debay) e per una regia brillante, dinamica e (in senso positivo) parossistica.
Ottime carrellate e dolly nel mezzo del bosco, soggettive spiazzanti, sbalzi temporali ingannevoli nella narrazione con personaggi che si trovano spesso a ruoli invertiti (preda e cacciatore). Di raro effetto poi tre o quattro momenti di raggelante violenza, per quanto realistica ed esplosa in maniera inattesa. Benché abbia girato il mondo dei festival, Hunted è uscito solo in Canada e in Belgio cedendo posto a distribuzioni di scialbe produzioni horror che avrebbero invece meritato l'oblìo. Altro che l'acclamato Pascal Laugier del confusionario e cervellotico La casa delle bambole, Paronnaud alla guida sfrenata di questa macchina da brividi conferma di essere uno dei migliori cineasti francesi sulla scena. Si spera solo che trovi più tempo da dedicare al cinema, girando magari film con più frequenza. Il fatto che abbia realizzato, sempre nel 2020, anche Asylum: twisted horror and fantasy tales (2020) - titolo da non farsi scappare dato l'esito di questo Hunted - fa sicuramente ben sperare.
"C’è una grande striscia di violenza in ogni essere umano. Se non viene incanalata e compresa, sfocerà in guerra o in follia." (Sam Peckinpah)
Trailer
F.P. 05/03/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 86'48")
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