Regia di Mona Fastvold vedi scheda film
VENEZIA 77 - CONCORSO Una famiglia di contadini nella vastità dell'America dei pionieri dell'800, dopo aver subito la perdita della figlioletta per difterite, si impegna ad andare avanti nel difficile mestiere dell'alLevamento e della comtura dei campi; attività che pongono mille incognite alla sopravvivenza della loro piccola impresa familiare.
Il sopraggiungere, poco distante alla loro proprietà, di una coppia di coniugi pressoché coetanea di costoro, permette alle due coppie di socializzare, e soprattuttto alle due mogli di diventare non solo o semplicemente buone amiche, ma qualcosa che va ben oltre ogni presumibile immaginazione, almeno per quanto riguarda i rispettivi consorti, troppo presi a concentrarsi sulle necessità delle rispettive fattorie.
L'intimità che si crea tra le donne, diviene presto un reciproco e pienamente condiviso slancio amoroso perfettamente corrisposto, che creerà solo guai e tragedie all'orizzonte. Ben diverso infatti sarà l'atteggiamento che caratterizzerà i due conigi delle due donne.
Con The world to come, la regista Mona Fastvold esplora l'eroismo dei sentimenti che abbattono barriere invalicabili e vengono portati avanti abche quando le difficoltà appaiono insormontabili. Il film, che ptrebbe a prima vista e semplificando definirsi una sorta di risposta femminile parimenti forte ed orgogliosa a quel super premiato bel film che fu Brokeback Mountains di Ang Lee, si prende cura di raccontare le dinamiche di un innamoramento con un approccio delicato e sfaccettato che si traduce e spiega daporima anche attraverso le pagine di un diario della protagonista, e poi attraverso il breve rapporto epistolare che verrà reso possibile alle due infelici.
Forse la cura della descrizione dei sentimenti della copoia tende a sfiirare la leziosità, ma la profondità del sentimento appare forte ed evidente, oltre che orgogliosa ed eroica. Ottimo il cast che annovera due attrici straordinarie come Katherine Waterson e la rivelazione di questa mistra, Vanessa Kirby, aporezzata sempre in Concorso nel buon film di Mundruzco. E poi Casey Affkeck, generoso e intenso che recita in sottrazione per lasciar spazio alle due regine soora citate. Splendide ambientazioni e scenografie che descrivono una natura ancora tutt'altro che domata da una umanità che non può fare a meno che assecondare le sue regole, godendo dei suoi frutti talvomta generosi, ma affrontando e spesso subendo le conseguenze delle sue asperità insormontabili.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta