Mark e Tania sono completamente diversi ma si incontrano a una festa si innamorano e vanno subito a convivere. Lui conduce un programma di successo, lei è una giornalista scientifica. Dopo due anni le differenze si fanno sostanziali e i due si avvicinano alla rottura. Tania, per sfida, dice a Mark che dovrebbe provare a vestire i suoi panni per un po'. Detto fatto.
Note
Una commedia non originalissima ma con alcuni momenti interessanti. Guy Pearce ("L.A.Confidential") e Matt Day ("Kiss or kill") sono i nuovi "Mel Gibson" del cinema australiano.
La trama non è delle più originali, la regia non offre molti guizzi, ma le intrepretazioni dei due protagonisti sono abbastanza convincenti e il mix tra ironia e romanticismo in quest'ennesima variazione della guerra tra i sessi funziona con alcuni momenti interessanti sul come le donne e gli uomini sfruttano diversamente la loro fisicità. Un maggiore approfondimento della… leggi tutto
Lo spunto scatenante dello scambio di personalità incrociato fra uomo e donna non è originalissimo, basta pensare a "Nei panni di una bionda" o in toni meno accentuati a "Quel pazzo venerdì" dove Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis vivevano le vite di mamma e figlia a corpi invertiti, ma mai come in questo film la prova dei due protagonisti era stata così convincente e per la gioia di maschi e… leggi tutto
visto con mia moglie ,dopo 10' io avevo gia' sonno (pero' l'ho visto tutto),a mia moglie le e' piaciuto leggermente piu' del sottoscritto ma complessivamente ahime' come pellicola non e' da ricordare.voto.4.5. leggi tutto
Lo spunto scatenante dello scambio di personalità incrociato fra uomo e donna non è originalissimo, basta pensare a "Nei panni di una bionda" o in toni meno accentuati a "Quel pazzo venerdì" dove Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis vivevano le vite di mamma e figlia a corpi invertiti, ma mai come in questo film la prova dei due protagonisti era stata così convincente e per la gioia di maschi e…
Un trovata non molto originale, dello scambio di personalità, condotta con poca verve e senza alcuna ironia, o quasi. Certamente la regia non ha la mano di Edwards, che magari avrebbe spinto l’acceleratore nei punti giusti, giocando sulle diversità: maschile e femminile, ma niente di tutto questo viene fuori ed il divertimento si risolve come un tipico telefilm pomeridiano un po’…
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