Regia di Martin Zandvliet vedi scheda film
Con il film L'effetto farfalla, il cinema torna a immergersi nel mondo cupo del noir scandinavo, adattando per la quinta volta un romanzo della fortunata saga di Jussi Adler-Olsen dedicata al Sonderdezernat Q, la squadra speciale della polizia di Copenaghen. Il film L'effetto farfalla segna un punto di svolta per la serie: un nuovo regista, Martin Zandvliet, e un cast completamente rinnovato, con Ulrich Thomsen nei panni del protagonista Carl Mørck e Zaki Youssef in quelli del suo partner Assad. Un cambio radicale che, tuttavia, non riesce a eguagliare l'intensità e l’equilibrio delle precedenti pellicole.
La trama ruota attorno all'arresto del giovane Marco (interpretato dal convincente Luboš Oláh), un quattordicenne rom trovato in possesso del passaporto di William Stark, un funzionario governativo scomparso anni prima in circostanze sospette. Mørck e Assad riaprono così il caso e si ritrovano invischiati in un groviglio di corruzione, abusi e giochi di potere che coinvolgono tanto il mondo della criminalità organizzata quanto gli alti vertici del governo danese.
Se sulla carta la storia potrebbe offrire spunti di forte tensione e coinvolgimento, la sceneggiatura firmata da Anders Frithiof August e Thomas Porsager lascia troppo spazio alle ellissi narrative. I punti chiave della vicenda – la fuga di Marco, il ruolo del padre all’interno di un clan criminale, i legami tra Stark e una rete di malversazioni su scala internazionale – vengono solo accennati, rendendo il tutto più confuso che avvincente. Il film, lungo due ore, appare frammentario e privo di quel crescendo di suspense che caratterizza i migliori esempi del genere.
L'effetto farfalla (2021): Zaki Youssef
Uno degli elementi distintivi della serie Sonderdezernat Q era il rapporto tra Mørck e Assad, due caratteri opposti ma complementari, capaci di dare equilibrio alla narrazione. In questa nuova versione, però, l’alchimia tra i due detective risulta fortemente penalizzata: il Mørck di Ulrich Thomsen è un uomo ancora più chiuso e scontroso del predecessore (interpretato da Nikolaj Lie Kaas), ma senza la profondità necessaria a renderlo davvero interessante. L’Assad di Zaki Youssef, invece, perde il calore e l’empatia che lo rendevano un contraltare ideale, riducendosi a un ruolo secondario e anonimo.
Il risultato è un film che si concentra eccessivamente sul protagonista senza approfondire gli altri personaggi, al punto che persino le figure chiave della vicenda, come la moglie e la figlia di Stark o i boss della malavita, restano abbozzate e prive di reale impatto emotivo.
Visivamente, film L'effetto farfalla mantiene alcuni dei tratti distintivi del noir scandinavo: scenari urbani freddi e cupi, una fotografia spenta e dominata dai toni del grigio e del blu, inquadrature che evocano la solitudine e il disagio dei protagonisti. Tuttavia, a differenza dei precedenti film della serie, la regia di Zandvliet non riesce a sfruttare appieno il potenziale estetico del genere. Le scene d’azione sono limitate e prive di mordente, mentre gli inseguimenti – come quello nei tunnel della metropolitana – mancano di una reale tensione.
Il cambio di cast e di regia aveva l’ambizione di rinfrescare la serie e darle nuova linfa, ma il risultato è un film che non riesce a mantenere la stessa qualità narrativa e il coinvolgimento dei suoi predecessori. L’assenza di una sceneggiatura solida e il ridimensionamento della chimica tra i protagonisti fanno sì che L'effetto farfalla non riesca a spiccare nel panorama del noir scandinavo.
Per chi ama il genere e ha seguito le precedenti avventure del Sonderdezernat Q, il film L’effetto farfalla potrebbe rappresentare una visione obbligata, ma difficilmente soddisfacente. Nonostante una buona interpretazione di Luboš Oláh e qualche suggestiva sequenza visiva, la storia risulta confusa e poco avvincente, mentre il cambio di cast si rivela più un ostacolo che un valore aggiunto. Una pellicola che, pur senza essere un completo fallimento, non riesce a lasciare il segno.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta