Regia di Kirill Serebrennikov vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 74 - CONCORSO
Nella Russia degli anni '90, una epidemia di influenza forte crea un malessere fisico che si accompagna ad uno stato allucinatorio in grado di fare compiere alle sue vittime, viaggi labirintici ed avventure al limite dell'incubo ad occhi aperti.
Tramite il loro figlio bambino, il primo del nucleo che contrae lo stato febbrile, la coppia formata dal disegnatore Petrov e dalla sua fino ad ora irreprensibile e timida moglie bibliotecaria, finiscono catapultati in un vortice che fa compiere a lui viaggi nel tempo alla riscoperta del proprio passato, e trasforma la moglie in un killer abile e spietato, impegnato a combattere tutte le angherie che il genere femminile è costretto a subire dalla prepotenza maschile. Tratto dal romanzo di Alexey Salnikov, Petrov's flu ci pone davanti ad un pretesto in grado di farci rivivere periodi salienti della "rinascita" di una nazione nell'epoca del suo trapasso dal sistema comunista sovietico, nei primi anni '90.
Forte di una regia visionaria e incontenibile firmata dall'anime regista Kirill Serebrennikov, impossibilitato a seguire i suoi film dopo essere stato condannato da oltre un biennio (dai tempi del precedente film Leto) per una vicenda di illecito appropiamento di fondi pubblici che nasconde fondati sospetti di strumentalizzazione per motivi di pensiero e divulgazione di notizie scomode alla nazione russa, Petrov's flux ci fa salire su un percorso vertiginoso ed incontenibile, spesso complesso da seguire senza smarrire il filo del discorso, ma scenicamente affascinante e riuscito. La questione del contagio poi ben si presta a risultare attinente ai nostri periodi di diffusione della pandemia da Covid, e alle insicurezze che tale circostanza crea e rende tangibili in molti contesti sociali urbani. Ma è anche l'occasione per l'acuto ed abile cineasta russo, per poter ripercorrere ambiti e vicissitudini sociali radicalmente evolutesi nell'ultimo quarantennio di vita economico-sociale russa, mettendo a confronto due epoche, due concetti di contenimento del pensiero individuale, che potrebbero rivelarsi come l'unica ma multi-sfaccettata, preziosa occasione per tentare la fortuna evolvendosi verso nuove tendenze di vita. Un otto volante che invita lo spettatore a farsi guidare su percorsi rocamboleschi ove è consigliabile farsi condizionare e lanciare la mente al potere della suggestione da immagini, oltre che dalla narrativa fuori da ogni schema prefissato.
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