Regia di Stuart Heisler vedi scheda film
Per una volta non mi trovo d'accordo con il mio opinionist preferito (Woody): questo film è assolutamente inutile e non merita neppure la qualifica di "remake", perchè non basta cambiare gli attori e le caratteristiche tecniche per ottenere un prodotto nuovo che renda omaggio al film originale che viene così beceramente solo scopiazzato.Per il resto invece mi affianco al giudizio di Woody: Jack Palance è inadatto a sostenere un ruolo del genere per la sua ridottissima gamma di espressioni facciali ( chi era quell'attrice di cui la Hopper scrisse che esprimeva alla perfezione tutta la gamma dei sentimenti dalla "A" alla "B"?). La Winters, pur capace di buone interpretazioni, qui delude, non riuscendo a trovare una chiave interpretativa che dia il soffio della vita al suo personaggio, che risulta così limitato a una figura di donna petulante e noiosa che passa continuamente dal broncio alle mossette più o meno provocanti. E poi, caro Ghezzi, non si parla dell'uso del Cinemascope in funzione espressiva e compositiva dell'immagine, per poi mandare in onda il film in formato TV scannerizzato con gli attori che parlando si rivolgono al margine dello schermo!Ancora una parola sul cagnolino Pard : qui viene relegato a macchietta di carattere, mentre in "Una pallottola per Roy" aveva la precisa funzione di evidenziare quella indulgente debolezza di Roy che, assieme a un destino che non lascia spiragli o possibilità di scelte, lo spinge ciecamente verso la sua tragica fine.
Forse l'unica cosa accettabile del film, anche se non proprio originale : Buttolph, senza grandi colpi d'ala, riusciva tuttavia sempre a dare una sua impronta alle partiture, specialmente nel trattamento dei "colori musicali" valorizzati da un'orchestrazione hollywoodianamente lussureggiante ( ce ne fossero, oggi!!)
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