Regia di Yves Robert vedi scheda film
Inizia con un tipico spunto da pochade, la sostituzione di persona: Jean Rochefort crede di aver ottenuto per telefono un appuntamento dalla bella Anny Duperey (che ha intravisto solo una volta), ma in realtà ha parlato a una propria collega d’ufficio (che si presenta all’appuntamento, e non capisce perché lui la eviti). Finisce in modo aereo e quasi surreale, con lui che salta nel vuoto da una terrazza dall’appartamento di lei, costretta a chiuderlo fuori in vestaglia e a uscire di casa dopo l’inatteso arrivo del marito, appena tornato e di nuovo in partenza per un lungo viaggio (ma questa volta con lei). Ci sono anche le avventure sentimental-sessuali di tre amici di lui (e della madre di uno di loro), che giustificano l’etichetta di “Amici miei alla francese”, ma sono meno interessanti della vicenda centrale. Gran bel film, che conferma il talento di Yves Robert per la commedia agrodolce; il suo remake americano La signora in rosso (1984) è il responsabile dell’effimera fama di Kelly LeBrock.
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