Regia di Giacomo Campiotti vedi scheda film
Sostanzialmente un film per ragazzini, anche se Campiotti dice qualcosa anche agli adulti sul loro mondo (il classismo della scuola, l'immaturità di certi adulti...). Alcuni bambini, come il protagonista, dimostrano, a tratti, un comportamento fin troppo "adulto", da ometti, alternato, talvolta anche superficialmente, con gli atteggiamenti infantili tipici del tempo delle scuole elementari. L'insieme, però, funziona, e anche se siamo lontani dai bambini di De Sica (citato tramite qualche fotogramma di Miracolo a Milano intravisto alla televisione il giorno di Natale) e da quelli, contemporanei a Campiotti, di Kiarostami (forse il modello cui aspira il regista varesino è il Truffaut degli Anni in tasca), siamo per fortuna agli antipodi anche di certo cinema italiano inconcludente o ignorante che si vedeva a fine anni ottanta. Si riesce a respirare la nostalgia per un'età che letteralmente ha tutta la vita davanti. 6½
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