Regia di Pier Francesco Boscaro dagli Ambrosi vedi scheda film
La premessa è d'obbligo: certamente questo film è preceduto dalla sua fama di film diabolico ed introvabile, meglio togliere subito la coltre di mito che gli si è appiccicato addosso.
La premessa è d'obbligo: certamente questo film è preceduto dalla sua fama di film diabolico ed introvabile, meglio togliere subito la coltre di mito che gli si è appiccicato addosso.
Sicuramente è un film interessante, ma che non riesce a trovare una propria forma per un proprio stile adatto al racconto ambientato in una Padova degli anni '80, e che potrebbe essere però ambientato in qualsiasi luogo in un imprecisato futuro. Da ricordare c'è una prova attoriale di Flavio Bucci (morto in povertà in uno strano Febbraio del 2020) e Ida Di benedetto nei panni di una prostituta, inoltre importante è Il contributo all'accrescimento del mito di questo film del chitarrista e cantante Richard Benson sul quale stendo un velo pietoso per rispetto. Il film vorrebbe essere forse un thiller spiritoso, ma riesce ad essere solo grottesco e a volte scloncisionato. Ho avuto la "fortuna" di vederlo grazie alla copia in dvd che mi regalò un amico anni fa, dove l'immagine è nitida come quella di una vhs vista poco. Un film curioso che non può altro che incuriosire le menti più cinefile.
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