Regia di Lavinia Currier vedi scheda film
Tratto da un racconto di Balzac, “Passione nel deserto” è un tuffo nel fascino e nell’ambiguità degli istinti di una natura primordiale. Durante la Campagna d’Egitto dell’esercito napoleonico del 1798, l’ufficiale Augustin scorta l’archeologo Venture all’interno del deserto. Allontanatisi dal resto del plotone a causa di una tempesta di sabbia, i due si perdono. Venture muore per la mancanza d’acqua, mentre Augustin sopravvive lungo un contrafforte montuoso stringendo un rapporto di straordinaria intensità con una femmina di leopardo. Dopo alcuni mesi di convivenza, il tenente decide di tornare nel mondo degli uomini, ma l’animale folle di gelosia gli si scaglia contro e lo ferisce. Il film è il lungo flashback di Augustin sui mesi passati nel deserto e nel rapporto tra l’uomo e l’animale si percepisce tutta la preveggenza di certa letteratura ottocentesca che nella femmina di leopardo individuava l’archetipo della “dark lady”. Trasportato dalle atmosfere dark del noir a quelle solari e diurne del deserto, il fascino dell’archetipo mantiene la sua forza su un uomo che si trova sedotto da una natura ostile, dominata dal vento di Simoon, abbandonato in una incessante e spietata dialettica tra natura e cultura.
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