Regia di Romain Quirot vedi scheda film
Mancano le idee, si copia a caso il solito "futuro distopico" all'americana, senza dar senso e credibilità ai personaggi. Belli gli effetti, ma anche quelli non riescono a sollevare il livello più di tanto. Ancora una delusione per la fantascienza europea...
Purtroppo non reggo più il "futuro distopico". La somiglianza in alcune inquadrature iniziali con "Melancholia" fa da principio sperare in qualche tematica esistenziale, qualche tema profondo, su speranza e umanità, Essendo un film franco-belga anziché americano, si spererebbe in qualche sparatoria in meno e un filo di profondità in più... Ma invece no: anche qui le armi prevalgono sui cervelli, e addirittura si prova ad importare il tema padre-figlio dagli USA, senza che peraltro sia mai credibile.
Poi però c'è di peggio.... una serie di incongruenze, assurdità e soprattutto errori marchiani...
Es.il padre parla al telefono col figlio: quando cita la moglie defunta e sul suo megasc reen compare l'immagine della madre amorevole dei suoi figlioli e amene immagini di repertorio familiare... poiché sta parlando col figlio di cose importanti (tipo salvare il mondo) è improbabile che abbia né il tempo né l'opportunità di richiamare quelle immagini per una bella scampagnata di ricordi... l'unica ragione di queste immagini è che il regista ci vuole informare dell'esistena dellla moglie/madre e quindi le infila lì, del tutto fuori contesto ... uno stratagemma narrativo a dir poco penoso.
Altra assurdità: il paparino è l'unico scienziato in grado di mandare un razzo sulla luna rossa, per distruggerla... vabbé, è poco serio ma passi. Ma indovinate chi possono essere gli unici due uomini a pilotare il razzo della salvezza planetaria? I suoi due figli (!Oh!) E siccome il primo è impazzito ... l'unico uomo che tutto il pianeta aspetta per inviare un missilone alla luna rossa è nientepopodimeno che il nostro eroe. E siccome lui si rifiuta di partire per far del male alla luna rossa (tema ecologico anche qui completamente fuori contesto), per cercarlo gli spediscono frotte di cyberpoliziotti pronti a ... riprenderlo? Costringerlo a tornare? Macché! Tutti pronti a farlo fuori, in tutti i modi, togliendo così alla Terra l'unica speranza di essere salvata (i cyberidioti avrebbero dovuto semmai proteggere il nostro importantissimo eroe, no???).
Insomma, mi convinco sempre più che quando si inizia un film su rittami di macchine, sassi e monumenti infranti (una ridicola Tour Eiffel caduta in un deserto con alcune macchine ??!!??)... insomma, col solito "futuro distopico", vuol dire che le idee languono e la fantasia si è bloccata.
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