Regia di Ilya Naishuller vedi scheda film
Il lungometraggio di esordio al cinema di Ilya Naishuller dopo un solido percorso nei videoclip era stato un’ambizioso biglietto da visita per un giovane regista desideroso di mostrare le sue capacità, sostanzialmente un unico (falso) piano sequenza girato interamente in prima persona, molto estremo anche per un genere, quello action, sempre alla ricerca di nuove soluzioni sempre più originali pur di sorprendere il pubblico.
Prodotto da Timur Bekmambetov, ormai un punto di riferimento per il genere, Hardcore Henry era sostanzialmente un’esperimento o un divertissement e finiva per somigliare più a un videogioco che non a una pellicola vera e propria.
Ma il talento di Naishuller era comunque evidente, seppur in un contesto così particolare.
Io sono Nessuno si attesta invece su binari molto più convenzionali ma conferma le doti di eccellenza del suo giovane regista.
"Che volete che vi dica? Mi piacciono i gatti..."
Realizzato su una sceneggiatura di Derek Kolstad e prodotto da David Leitch, in pratica due terzi del giocattolone John Wick, non c’é quindi da sorprendersi troppo di quanto il film sia influenzato dalla saga portata al successo da Keanu Reeves, a partire da una premessa simile (un uomo dal passato violento che desidera cambiare vita per amore di una donna) ma alterata da una differenza filosofica di fondo e se in JW il protagonista intendeva davvero abbandonarsi il passato alle spalle e vi é costretto a tornare per vendetta, in Nessuno (Nobody é il titolo originale del film) il protagonista vive pesantemente la sua (noiosa) nuova esistenza di cittadino “comune” e sogna, al contrario, di tornare (a vivere?) alla vita di un tempo.
Un classico racconto, vedi anche The Equalizer con Denzel Washington di cui il finale tra l’altro sembra quasi omaggiare (o prendere in giro?), di risveglio e vendetta dell’uomo (apparentemente) comune, con un lavoro modesto, una famiglia che ha per lui ben poca considerazione e un padre (apparentemente) vecchio e malandato all’ospizio.
Una differenza che si evidenzia anche a livello di toni, e se l’universo di JW ha connotazioni mitologiche, tra la fiaba (nera) e la leggenda urbana, e al limite delle capacità ultraterrene per i suoi protagonisti, in Nessuno invece si preferisce un maggiore realismo, tutto é più grigio o ordinario e con non poca ironia a riguardo.
Un’ironia che guarda molto al cinema di Quentin Tarantino.
E' una differenza che condiziona anche nel tipo di azione tra le due pellicole, molto sopra le righe riguardo a JW in quanto aderenti a un universo di assassini e di corporazioni criminali che praticamente controllano il mondo, alla Wanted per dire (il fumetto, non il film), decisamente più coerente con il nostro mondo invece per Nessuno.
"Scusate, ragazzi, ma oggi ho avuto davvero una pessima giornata (e che dura da anni)!"
Un approccio che funziona benissimo anche in funzione del casting a partire da un azzeccatissimo Bob Odenkirk nel ruolo del protagonista, un attore che ha accumulato anni di esperienza prima nel mondo della comicità, tra tantissime collaborazioni con il Saturday Night Live e comparsate in spettacoli e diverse serie TV (How I Met Your Mother, Arrested Development), per poi di diventare famoso invece per i ruoli drammatici (ma anche ironici) in Breaking Bad, Nebraska e Better Call Saul, qui alla prima prova di eroe action in cui, imprevedibilmente (ma neanche tanto), se la cava maledettamente bene.
Accanto a lui anche il mitico Christopher Lloyd nel ruolo del padre di Hutch, che alla veneranda età di 83 anni (suonati) torna a regalare al pubblico dei momenti spassosi ed esaltanti come non accadeva ormai da tempo, mentre il fratello cecchino é interpretato da RZA.
Tra gli altri attori Connie Nilsen, Michael Ironside, Aleksey Serebryakov, Gage Munroe, Aleksandr Pal, Colin Salmon e Araya Mengehsa.
Io sono Nessuno é in definitiva un film molto divertente e con una gran bella colonna sonora, scritto molto bene senza pretenderne di riscriverne il genere o chissà quale assurda pretesa narrativa, girato benissimo (vedi, un esempi su tanti, lo scontro sull’autobus) e capace inoltre di presentare al pubblico un nuovo e imprevedibile Bob Odenkirk (davvero molto bravo) e, come ulteriore regalo, un ruolo sorprendente per il sempre graditissimo Cristopher Lloyd.
P.s. Sembra che Kolstad stia già lavorando (ufficiosamente) a un sequel e non é detto che si arrivi, prima o poi, anche a un certo crossover con un altro suo personaggio di successo. Devo proprio fare il nome?
"John Wick chi?!"
VOTO: 7
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