Regia di Armando Crispino vedi scheda film
Il fascinoso pistolero John è un... bastardo, o così almeno lo hanno soprannominato, per almeno un paio di motivi: seduce e abbandona le donne e inoltre, quanto più infastidisce lo stesso John, è anche figlio di padre ignoto. Quando scopre che il suo vero genitore è un ricco messicano senza scrupoli e che ha un fratellastro altrettanto odioso, il pistolero decide di mettere in atto una sonora vendetta.
Dozzinale, ma non miserrimo nella fattura, questo spaghetti western si distingue dalla massa di prodotti e prodottini coevi di simile stampo per la notevole componente emotiva inserita nella trama. Il protagonista è infatti un figlio illegittimo alla ricerca del vero padre per vendicarsi (e ci mancherebbe altro: la vendetta è la base di tutto il filone cinematografico), ferito nei sentimenti e capace di ferire allo stesso modo i sentimenti delle belle ragazze che incontra per una sorta di transfert generazionale. Ma non si sopravvaluti la struttura psicologica che sorregge la sceneggiatura (del regista Armando Crispino e di Lucio Battistrada, da un soggetto di Sauro Scavolini), che è comunque di grana grossa quanto lo sono le situazioni messe in scena, i dialoghi e le caratterizzazioni dei personaggi. Crispino è qui alla sua prima prova registica in solitaria dopo aver licenziato Le piacevoli notti insieme a Luciano Lucignani, l'anno precedente; in tutta la sua carriera – non particolarmente folta di titoli – ha sempre lavorato a standard qualitativi accettabilissimi e anche in questa occasione mette in piedi un western all'italiana, se non memorabile, per lo meno dotato di qualche peculiarità e dalla facile digeribilità – diciamo così. Non contribuisce granché in questo senso, cioè alla fruizione da parte del pubblico, la scelta di John Richardson come interprete centrale, non esattamente eccellente. Nel cast anche Martine Beswick, Claudio Gora, Furio Meniconi, Gordon Mitchell, Glauco Onorato, Mirella Pamphili, Luisa Della Noce e Claudio Camaso, fratello di Gian Maria Volontè. 3,5/10.
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