Regia di Giovanni Aloi vedi scheda film
VENEZIA 77 - ORIZZONTI
La lotta al terrorismo che minaccia centri abitati ed obiettivi strategici, è la missione con cui il giovane Leo si affaccia nel mondo del reale in capo all'esercito, ove ha completato l'addestramento.
In squadra con un sergente donna rigido ma comprensivo, ed un collega esperto e scrupoloso, Leo dovrà imparare a combattere un nuovo tipo di guerra in cui il nemico è quasi impossibile da riconoscere, ed in cui il sospetto spesso aiuta a sopravvivere, conscio anche del loro ruolo cruciale e responsabile nel garantire la sicurezza sociale in tempi disordinati e cupi, in cui non esistono regole sperimentate per riuscire a far bene il proprio lavoro, e a sooravvivere ad una minaccia concreta, ma difficilmente monitorabile.
Il film francese diretto dal giovane regista italiano Giovanni Aloi, qui al suo esordio nel lungometraggio, riesce a creare piuttosto validamente quel senso di tensione e stress che disegnano intensamente il carattere del giovane protagonista, efficacemente interpretato da Anthony Bajon, noto soprattutto come protagonista del film di Cedric Kahn, The Prayer, con cui il ragazzo si è aggiudicato il premio come miglior interprete alla Berlinale 2018.
Lo affiancano validamente un attore noto come Karim Leklou, abile a rendere ruoli di giovane instabile, ma qui nella parte del soldato esperto, prudente ed equilibrato, mentre il sergente donna, peraltro pure incinta, è interpretato dalla protagonista di Three of us di Kheiron, Leila Bekhti, qui molto convincente.
Il film, nonostante la tensione emotiva che si sforza, spesso efficacemente, di mantenere nel descrivere i dettagli delle ronde del gruppo di soldati, risulta forse un pò troppo episodico e ripetitivo, prima di giungere al suo drammatico, imprevedibile finale, coerente con le dinamiche di una guerra indecifrabile e senza regole, come è quella necessaria a fronteggiare il terrorismo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta