Regia di Stéphane Brizé vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - CONCORSO
Dopo i validissimi La loi du marché e En guerre, il sensibile ed impegnato Stephane Brizé conclude la sua tostissima ed emozionante trilogia sulle iniquità presenti nel mercato del lavoro, tornando ad occuparsi di ansie e pressioni, nonché di senso della responsabilità e di colpa, che stavolta si concentrano sulla figura di un quadro dirigenziale posto a dirigere una delle filiali francesi di una grande multinazionale con base americana.
La politica dissennata del nutrire sempre di più azionisti ingordi ed insaziabili, conduce a radicali tagli di costi fissi che vanno tutti a scapito della classe lavorativa di base.
Il nostro direttore prova ad opporsi proponendo uno stoico e valoroso piano B, che gli procura non solo di venir abbandonato da tutti, ma persino l'essere sbugiardato dal proprio personale, lo stesso per cui si era battuto fino allo stremo, e senza per questo dimenticarsi dei mille problemi familiari che il suo ruolo di padre e marito assente ha finito per creare.
Il racconto di Brizé è solido e vigoroso, serrato e mai retorico e Vincent Lindon la figura sacrificale nobile ma perdente perfetta ad impersonare il suo complesso ruolo da protagonista.
Non ci sarebbe da meravigliarsi se l'attore ottenesse un meritato riconoscimento qui al Festival di Venezia per questa sua straordinaria nuova prova da protagonista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta