Abel, Marianne e il figlio tredicenne Joseph vivono insieme a Parigi. La loro esistenza quotidiana viene sconvolta il giorno in cui i genitori scoprono che Joseph ha a loro insaputa venduto alcuni oggetti di valore prelevati dalla casa per finanziare un misterioso progetto ecologico che con i suoi amici porta avanti in Africa con lo scopo di salvare il pianeta.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Sebbene l'idea del film sia venuta al mio produttore ancor prima che esplodesse il fenomeno Greta Thunberg, La Crociata ha visto la luce qualche tempo dopo. A volte penso che se fosse uscito prima tutti avrebbero trovato assurda l'idea di un gruppo di giovani che si mobilitavano in difesa dell'ambiente. Tuttavia, non ho voluto farne un film sull'attivismo ma qualcosa di più dialettico. Ricorrendo alla commedia, spero di arrivare al numero maggior di persone da sensibilizzare sull'argomento.
Il problema dei film che parlano di impegno ecologico è spesso quello di non lasciare spazio allo spettatore, fornendogli risposte a tutto, definendogli cosa è bene e cosa no e dandogli indicazioni sul cosa fare. Con la chiave umoristica, invece, lo spettatore ha la possibilità di mettersi in gioco, di porsi domande e di andare anche oltre la realtà delle cose. Definisco il mio film come una commedia che si basa sull'inquietudine esistenziale: solo così ho potuto affrontare un argomento molto angosciante come la difesa del pianeta in maniera allegra.
Il progetto utopico dei bambini di piazzare un mare nel Sahara non è poi così moderno come si pensa. Facendo delle ricerche ho scoperto che nel 1890 Ferdinand de Lesseps (colui che realizzò il canale di Suez) andò in Senato per suggerire di portare il Mediterraneo nel deserto algerino per creare un mare interno. Il progetto avere due obiettivi: raffreddare il clima e creare terreni coltivabili. Studiato dal Senato, il progetto non è stato attuato a causa delle difficoltà tecniche a esso connesse e alla mancanza di mezzi tecnici adatti. Ispirò però un libro di Jules Verne, L'invasione del mare. Ho anche scoperto la storia di Salton Sea in California: una diga è crollata e l'acqua è finita nel deserto, creando naturalmente un mare interno. Oggi è inquinato e si sta asciugando ma negli anni Cinquanta aveva dato via a una località di villeggiatura con spiagge attrezzate e alberghi.
Quindi, spostare l'acqua dal mare alle regioni aride non è così folle: potrebbe funzionare. Inviamo razzi su Marte, perché non potremmo spostare le acque? Se ci fosse un Elon Musk disposto a investire su ciò. sono sicuro che avrebbe successo. Ci sono geografi, geologi e ingegneri che hanno già idee di questo tipo, considerate dapprima eccentriche ma che sono invece fattibili per il bene dell'ecologia globale".
Presentato a Cannes (Un certain regard), questo film è quasi l’omaggio di Louis Garrel a Jean Claude Carriere* (settembre 1931 – febbraio 2021) – il co-sceneggiatore morto a Parigi, a qualche mese dai novant’anni – che con lui lo aveva iniziato.
Nella sua assoluta vaghezza (perché la leggerezza è un'altra cosa), La Croisade banalizza la questione ecologica e non sa pungere né in un verso né in quello opposto, limitandosi a una sgangherata inconsistenza e mettendo uno dietro l'altro, appiccicati con lo sputo, una fitta serie di dialoghi ridicoli e scene inguardabili.
Louis Garrel ripropone se stesso e la sua compagna, Laetitia Casta, nei panni della coppia Abel – Marianne, entrambi già protagonisti del precedente e divertente L’homme fidel (2019)** sceneggiato due anni prima insieme a Carrière.
Abel e Marianne, in questo film, si amano e costituiscono una coppia che basta a se stessa; hanno un… leggi tutto
FESTIVAL DI CANNES 74 -
Una agiata giovane coppia parigina scopre per caso che il proprio figlio bambino, fino a poco prima ritenuto assai giudizioso, ha iniziato a vendere poco per volta molti oggetti di valore presenti in casa: alcuni dei regali recentemente ricevuti, ma, quel che più risulta grave e compromettente, anche oggetti e preziosi di valore di proprietà degli ignari… leggi tutto
L’esistenza di Marianne (Casta) e Abel (Garrel) viene sconvolta nel giorno in cui scoprono che il figlio tredicenne (Engel) ha venduto – già da mesi – una quantità di oggetti di valore che, a detta del ragazzino, i genitori non usavano. Lo smercio è servito per una causa a cui il giovane e una gran quantità di attivisti sparsi in tutto il globo…
Sono solo tre i titoli che vanno ad aggiungersi questa settimana ai tanti già in sala: un piccolo rabbocco per le epifania e il weekend che chiude il periodo delle festività.
Louis Garrel ripropone se stesso e la sua compagna, Laetitia Casta, nei panni della coppia Abel – Marianne, entrambi già protagonisti del precedente e divertente L’homme fidel (2019)** sceneggiato due anni prima insieme a Carrière.
Abel e Marianne, in questo film, si amano e costituiscono una coppia che basta a se stessa; hanno un…
I primi dieci minuti sarebbero stati perfetti per un corto. Tempi, dialoghi, recitazione, temi. Il ribaltamento del punto di vista è particolarmente avvincente. Tutta una serie di oggetti e vestiti impolverati, vecchi, non usati sono agli occhi di un bambino inutili e per questo vendibili per un fine più importante. Salvare il Pianeta. Questa idea appare folle agli adulti tanto…
L'assegnazione del "Premio del Pubblico FS" a Mediterráneo (Open Arms) di Marcel Barrena, film dagli intenti meritori ma lontano dall'essere un capolavoro, sottolinea per l'ennesima volta come - per costituzione…
E' stata una "festa" sfarzosa di ospiti illustri questa sedicesima edizione della rassegna romana, che quest'anno è iniziata con un sindaco uscente e… segue
Quando Abel e Marianne chiedono al figlio tredicenne Joseph che fine abbia fatto il suo monopattino, questi, candidamente, confessa di averlo venduto perché non gli serviva, riferendo della necessità di raccogliere soldi per un progetto segreto che porta avanti con amici e amiche; man mano che la conversazione va avanti, i due scoprono che il ragazzo non ha…
FESTIVAL DI CANNES 74 -
Una agiata giovane coppia parigina scopre per caso che il proprio figlio bambino, fino a poco prima ritenuto assai giudizioso, ha iniziato a vendere poco per volta molti oggetti di valore presenti in casa: alcuni dei regali recentemente ricevuti, ma, quel che più risulta grave e compromettente, anche oggetti e preziosi di valore di proprietà degli ignari…
74° FESTIVAL DI CANNES – FUORI CONCORSO
La Croisade parte con un bell'incipit, coi genitori Louis Garrel e Letitia Casta costernati dalla scoperta che il figlio dodicenne ha venduto i loro vestiti, orologi, libri antichi e gioielli per finanziare un fumoso progetto di coetanei.
Purtroppo il film dopo la scena iniziale si avviluppa in un'irritante nonsense, sviluppando con…
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Commenti (3) vedi tutti
Ridicola pagliacciata per "gretini".
commento di gruvierazPresentato a Cannes (Un certain regard), questo film è quasi l’omaggio di Louis Garrel a Jean Claude Carriere* (settembre 1931 – febbraio 2021) – il co-sceneggiatore morto a Parigi, a qualche mese dai novant’anni – che con lui lo aveva iniziato.
leggi la recensione completa di laulillaNella sua assoluta vaghezza (perché la leggerezza è un'altra cosa), La Croisade banalizza la questione ecologica e non sa pungere né in un verso né in quello opposto, limitandosi a una sgangherata inconsistenza e mettendo uno dietro l'altro, appiccicati con lo sputo, una fitta serie di dialoghi ridicoli e scene inguardabili.
leggi la recensione completa di pazuzu