Regia di Alice Filippi vedi scheda film
Marta è una ragazza di 19 anni che a causa delle morte dei genitori vive da sola in compagnia di due amici, un ragazzo e una ragazza, entrambi omosessuali, che costituiscono la sua famiglia. Non è la classica teenager fighetta e modaiola, anzi, si vede decisamente bruttina e poco avvenente, ed inoltre è affetta da una malattia genetica incurabile, con cui sta convivendo. Quasi per scherzo o per mettersi alla prova decide di cambiare un po’ la sua vita e si impunta di farsi invitare a cena dal più bel ragazzo della città, Arturo. Prima lo stalkera per conoscerlo bene e poi si fa avanti con lui…
Son contento di essere andato in sala ieri pomeriggio a vedere questo film, anche perché il DPCM dal giorno successivo ci avrebbe bloccato per (almeno) un mese le porte della settima arte, nonostante i grandi e visibili sforzi fatti dagli esercenti per rendere gli ambienti sicuri e protetti.
Ma son contento anche perché “Sul più bello”, commedia adolescenziale italiana destinata molto probabilmente a un pubblico under30, si rivela fin da subito per tutti gradevole, intelligente e curata nei dettagli.
Non rientra nel filone “storia d’amore interrotta per malattia di lui/lei”, quello di “Colpa delle stelle” o “Un metro da te”, per intenderci, piuttosto lo stile è irriverente e ricco di invenzioni narrative veramente interessanti, dal lavoro particolare di Marta, alla decisione degli amici di fare un figlio insieme, al gioco che la ragazza fa per conoscere Arturo al primo appuntamento, e così via. La protagonista ironizza sulla sua malattia, non si piange mai addosso.
“Sul più bello” è un film moderno, di larghe vedute: la sessualità e fluida, dopo la prima cena al primo appuntamento già si scopa, ed è la femmina che invita a cena il maschio. Passano con naturalezza anche due scene di nudo maschile (non frontale) che nei blockbuster americani avrebbero evitato con cura. Brava e sempre credibile la protagonista e anche gli altri attori, mentre Arturo, interpretato da Giuseppe Maggio, ha le physique du rôle per fare il principe azzurro.
Buona l’accoglienza del pubblico la prima (e per ora unica) settimana di programmazione ma i produttori promettono che tornerà in sala. Gli utenti si facciano trovare pronti. Abbiamo bisogno del cinema in sala. Voto (da 1 a 10): 7
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