Regia di Bruno Dumont vedi scheda film
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Il film ha lo scopo preciso di fare la morale ai media e ai social per come vengono intesi, utilizzati e sfruttati da chi ci guadagna. La quasi sufficienza è solo dovuta all’interpretazione della bellissima Léa, il resto è mediocre ed il peccato maggiore è che c’era certamente bel buonissimo potenziale, ma è andato sprecato.
commento di michemarLéa Seydoux In France è magnifica con dei primi piani che bucano lo schermo e commuovono , credo la sua migliore interpretazione di una carriera importante.
leggi la recensione completa di claudio1959Percorrendo una parabola nefasta ma dall'assunto ritrito (l’effetto corrosivo di un'informazione mediatica sempre più posticcia e volgare), Dumont, avviando un’invettiva potenzialmente perspicace, si perde in un puzzle tanto pernicioso quanto abborracciato, a tratti altresì specioso. Léa Seydoux comunque buca lo schermo.
commento di Stefano LIl peso della popolarità, la voglia di anonimato, il ripensamento. Poi problemi coniugali, drammi familiari, i media, la società della comunicazione. Non si capisce dove Dumont voglia andare a parare e che morale dare ad un racconto con più ellissi del sistema solare e dove l'unica cosa certa è la bellezza raffinata di una magnifica Lea Seydoux.
commento di bombo1Bruno Dumont ci ha abituato ad un tipo di cinema che tende a vestire di simbolismi molti aspetti della narrazione. In "France" l'approccio e decisamente più didascalico, preferendo al racconto ellittico la rappresentazione diretta di come si costruisce la comunicazione televisiva. Emerge che il come si deve mostrare una notizia conta più del cosa.
commento di Peppe ComuneSe lo scopo del regista era quello di denunciare che "nel mondo dell'informazione il vero non corrisponde più alla realtà ma al modo in cui questa viene mediata e trasfigurata" direi che è stato molto buono e superficiale. Il giornalismo attuale è molto peggio di come lo ha descritto lui.
commento di gruvieraz“Europa ‘21”, ovvero: “Il peggio è il meglio.”
leggi la recensione completa di mckDumont spiazza, lo sappiamo, forse stavolta riesce meno, ma per più di due ore magnetizza, bisogna dirlo.
leggi la recensione completa di yumeDio che flebo!! Un'angosciante lentezza di superficialità. Ma come si possono produrre ancora oggi delle simili oscenità? L'ho guardato solo per il corpo della protagonista...
commento di SladkiiPresentato a Cannes quest’anno e attualmente ancora visibile in alcune sale italiane, è l’ultimo importante film di Bruno Dumont.
leggi la recensione completa di laulillaQui piango io.
leggi la recensione completa di bobinofilm interessante, come da recensione di alan s, ma quando la componente melodrammatica prende il sopravvento gli accadimenti si alternano senza più un filo preciso, e l'ultima mezzora diventa difficile da sopportare
commento di carloz5