Regia di Giacomo Cimini vedi scheda film
Steph è un famoso dj Milanese che conduce una trasmissione radiofonica nel corso della quale è possibile vincere alcuni biglietti per dei concerti. Durante una diretta viene raggiunto dalla telefonata di un ascoltatore che non vuole vincere alcun premio ma annunciare il suo suicidio per mezzo di una bomba situata nella sua auto.
Lungo il suo percorso notturno in un centro di Milano completamente deserto Sergio Castellitto, capace d’impreziore la propria carriera con un ruolo nuovo e per lui differente, ovvero quello di un ex docente capace di richiamare nemmeno troppo velatamente il Michael Douglas di Un giorno di ordinaria follia e quindi non certo figlio della commedia o del dramma, ma del thriller psicologico, è raggiunto dalla voce calda di Lorenzo Richelmy, capace di aggiungere alla sua filmografia un ruolo in grado di calzargli a pennello. I due divengono, assieme a Anna Foglietta, nella parte di un ufficiale dei carabinieri, i perfetti antagonisti di una pellicola girata nella capitale meneghina ma che è al tempo stesso profondamente debitrice nei confronti dei thriller d’oltreoceano.
Il poco più che quarantenne Giacomo Cimini Laureato alla London School e alla sua seconda prova per il grande schermo, confeziona un film immediatamente dirottato on line causa pandemia, con un respiro e velleità da opera internazionale pur non riuscendo purtroppo a discostarsi da una trama direzionata sin dalla prima apparizione del medio borghese Castellitto. Pellicola in bilico fra Milano e gli States che saprà catturare l’attenzione degli amanti dei thriller e dei continui rimandi cinematografici.
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