Commedia divertente che ha come tema centrale lo scambio di vita, lo scambio di persona. Il film intrattiene lo spettatore per tutta la sua durata e, soprattutto nell'ultima parte, presenta un ritmo elevato perciò risulta difficile annoiarsi. Gli equivoci, i siparietti divertenti sono diversi, perciò ideale per chi vuole assistere a qualcosa di assolutamente non impegnativo.
Inoltre, nel finale, le scene proprie delle commedie sentimentali non mancano (pensiamo a quando il padre dei due giovani si sente male, al nuovo amore di Damiano, al tentativo di riappacificazione dei due fratelli).
Il tutto ben interpretato e con sullo sfondo il tema centrale del quanto sia difficile rivestire i panni di un'altra persona, trovarsi da un giorno all'altro dover cambiare carattere e interfacciarsi con stili di vita e persone opposte. Da questa commedia leggera e divertente si può trarre una lezione dal significato più profondo. Spesso, infatti, si sente criticare lo stile di vita, il lavoro, i legami altrui senza conoscere, nel profondo, la vita di chi si sta criticando. Spesso un carattere troppo introverso e severo (o menefreghista e trasandato) come i caratteri di Damiano e Chicco, nascondono un significato più profondo che, chi non conosce, non può capire. Come nella pellicola, questo può essere dovuto ad una perdita di una persona cara subita nell'infanzia (nel film, la perdita della madre) o da come sono stati cresciuti i ragazzi dai genitori.
Infine, altro messaggio, è che spesso può essere utile provare a guardarsi dal di fuori, provare ad essere obiettivo circa i propri comportamenti... se si sè fortunati come i due giovani del film si potrebbe migliorare e non di poco la propria vita.
Insomma, così come il film della scorsa settimana del ciclo "purchè finisca bene" ("Mai scherzare con le stelle!"), anche questa pellicola si merita una sufficienza e per questo ne consiglio la visione.
A tutti auguro un buon cinema e un buon proseguimento!
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