Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
Tratto da un giallo di Cornell Woolrich ("L'alibi nero", del 1942), è un thriller ben scritto e ben diretto, anche se spesse volte sfocia nel prevedibile e nel retorico. Ci sono comunque momenti di grande suspense, merito, oltre della bravura degli interpreti e del regista, anche di una buona fotografia. E' senz'altro uno dei migliori thriller prodotti dalla RKO.
In una città messicana di frontiera con gli Stati Uniti, la bellissima Kiki Walker, cantante di cabaret, esce sul palcoscenico con un leopardo legato al guinzaglio. Il felino scappa e assale una ragazza. Da quel momento avvengono delitti in serie, attribuiti al feroce animale, ma Kiki e il suo press agent Jerry non credono affatto sia colpa della bestia. Si scoprirà infatti che si era trattato di feroce psicopatico. La trama è inquietante quanto basta per regalare alcuni momenti di grande suspense, come le aggressioni del leopardo (che poi invece si rivela essere un omicida).
Buona, adatta al contesto buio e sinistro.
Interpretazione più che lodevole, impersona senz’altro il personaggio più ambiguo del film, anche se inizialmente sembra essere il più insospettabile, ma come si sa, nei gialli proprio chi sembra il più innocente è quasi certamente il colpevole. Bravo, dotato di ottime capacità recitative e mimiche.
Affascinante e spiritosa, nel ruolo della sigarettaia del night-club che aspira invano alla carriera di cantante.
Buona interpretazione, con fascino e stile ha interpretato un personaggio un po’ enigmatico che inizialmente non si capisce bene come la pensi, ma che poi si rivela sensibile e fragile.
A mio avviso è stata la migliore, ha interpretato con intensità e un pizzico di tetraggine questo personaggio apparentemente vivace e sbarazzino, ma in realtà sofferto e tormentato. Oltre alla sua focosa e travolgente bellezza, ha dimostrato quindi un talento davvero ottimo.
Bravo, di ottima presenza e con una recitazione sentita e misurata.
E' stato davvero bravo, ha dimostrato classe e tatto, e anche una certa durezza, regalando scene ed inquadrature davvero inquietanti, e per quel po' che ha potuto, ha cercato di fare un minimo di introspezione psicologica dei personaggi, non basandosi esclusivamente sui colpi di scena e sulle scene di tensione.
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