Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
" We know little about the forces that move us."
Dottor Galbraith / James Bell
" Ad un tratto sentì un tuffo al cuore,prima ancora di capirne il perchè,come se il suo cuore avesse potuto udire meglio delle orecchie.Quel soffice suono alle sue spalle non era stato determinato da lei,non era un'eco dei suoi passi.Era qualcosa di diverso,d'isolato,di estraneo,ne ebbe l'assoluta certezza.Lo si sarebbe detto il lieve movimento di un piede nudo o d'una zampa posata al suolo senza cautela.Una via di mezzo tra il fruscio di una foglia e un tonfo lievissimo.Piccolo,debole,fantomatico rumore,eppure ricco di terrore,si gonfiava nel cuore e nella mente di lei,simile ad un palloncino."
Cornell Woolrich "Black Alibi" 1942
Nuovo Messico,anni '40.Jerry Manning (Dennis O'Keefe),impresario teatrale,per fare pubblicità allo spettacolo della sua amica cantante Kiki Walter (Jean Brooks),la convince ad apparire tra il pubblico portando al guinzaglio una pantera nera.Ma il felino,spaventato dal rumore delle nacchere di Clo Clo (Margo),danzatrice di flamenco di grande successo e rivale di Kiki,fugge nella notte,seminando il panico in città.
La sera dopo Teresa Delgado (Margaret Landry),costretta ad uscire nel buio per procurare della farina a sua madre,viene orrendamente sbranata davanti alla soglia di casa.
In seguito altre due ragazze sono aggredite e uccise nello stesso modo efferato,ma Jerry e Kiki si convincono che non siano state assalite dalla pantera,ma da un omicida seriale astuto e pericoloso.
Terzo e ultimo film della trilogia che vede il fortunato sodalizio di Jacques Tourneur con Val Newton,geniale produttore responsabile dei Bmovies della Rko,dopo lo splendido "Cat People" (1942) e "I walked with a Zombie" (1943).Horror contaminato con il noir e con il thriller,quasi una sorta di proto slasher,"The Leopard Man",pur non raggiungendo la potenza espressiva di "Cat People",è un film di grande fascino visivo,con una narrazione ad elissi,dove,ancora una volta,l'orrore è solo suggerito allusivamente,ma non per questo è meno agghiacciante e dove l'uso calibrato di paura e tensione compensa in modo encomiabile l'economia dei mezzi.
Tratto dal racconto "Black Alibi" di Cornell Woolrich,pur discostandosi in alcuni dettagli narrativi,ne riprende con grande efficacia le atmosfere cupe e nottune,il senso della fatalità del destino,l'angoscia della solitudine,lo scatenarsi nell'animo umano di forze oscure e incontrollabili.
" The Lewton team wants to convey a sense of doom and fate hanging over the town and its people,preserving the dark premise of Woolrich's novel." ( Scott Preston " The Strange Pleasure of the Leopard Man:Gender,Genre and Authorship in a Val Newton Thriller).
Lo splendido bianco e nero contrastato di Robert de Grasse restituisce tutta la cupa bellezza di alcune sequenze memorabili.La fascinosa ed elegante silhouette di Kiki Walter,che tiene al guinzaglio la pantera nera,il sangue di Teresa Delgado,aggredita a morte,che scorrre lentamente sotto la porta di casa,l'attesa colma di terrore di Consuelo Contreras,chiusa dentro il cimitero,mentre una sinistra presenza spezza la quiete apparente del camposanto,la camminata notturna di Clo Clo che,come le ha predetto un'amica cartomante,andrà incontro ad un fatale destino,la processione dei monaci incappucciati di nero.
Film evocatore di allusivi ed ancestrali terrori,"The Leopard Man" chiude una splendida trilogia che "con l'efficace asciuttezza su corde orrorifiche,trasferisce nel noir una cupa ed insinuante angoscia e uno stile innovativo e lucidissimo."(Gianni Canova)
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