Quasi cinquantenne, Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras del Napoli con cui ha passato tutta la vita allo stadio. Dopo una vita di violenza, scontri, passioni e valori incrollabili, un provvedimento giudiziario gli impedisce di avvicinarsi alla curva, rimettendo in discussione le sue priorità, e Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una relazione e magari anche di una famiglia. Angelo, invece, ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia e Sandro la sua guida, dal momento che per lui ha preso il posto di suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una trasferta. Durante le ultime settimane del campionato di calcio, i due andranno incontro al loro inevitabile destino.
Esordio al lungometraggio di Francesco Lettieri. I temi sarebbero intriganti, ma il film resta in superfice. Troppi stereotipi. Le prove attoriali sono molto buone.
Francesco Lettieri imprime al suo film uno stile registico abbastanza ricercato, messo a disposizione di una storia che oscilla tra le leggi della strada e la voglia di tenerezza. Il film rimane nel guado, riuscendo a non rimanere imprigionato nella "mentalità" ultras, ma neanche ad indagarla nel profondo per come il titolo suggerirebbe. Rimandato.
Incipit del film: un matrimonio, che è inteso come atto di fede, lo stesso che ogni ultras sancisce con la propria squadra del cuore. Un legame, ancora più inscindibile di una relazione coniugale. Perché, puoi cambiare fidanzata o addirittura consorte, ma non puoi cambiare né mamma, né squadra di calcio, è un amore che dura tutta la vita. Un gruppo di… leggi tutto
Essere ultras non vuol dire solamente essere tifoso di una squadra ma appartenere a una specie di setta: aderire a una sorta di credo religioso con delle regole ferree che non si possono trasgredire, pena punizioni - verbali e non - da parte degli altri compagni. Per questo Sandro (Aniello Arena) storico membro degli “Apache” non ha vita facile, diviso com’è - raggiunti… leggi tutto
Gran bel film, pur se con qualche battuta d'arresto sul piano del ritmo. Francesco Lettieri, filmaker di video musicali, fornisce maiuscola prova di regia. Il suo taglio visivo è ricercato e studiato a tavolino. Non gira tanto per girare, ma cura i movimenti di macchina e il taglio delle inquadrature (si veda il mezzo busto di Antonia Truppo, con il seno sinistro in campo solo per…
Ci provò per primo Ricky Tognazzi a raccontare il mondo degli ultras con un film non certo memorabile ma con la "consolazione" di una prova più che dignitosa del variegato cast che spaziava da Claudio Amendola a Ricky Memphis fino a Gianmarco Tognazzi. Vent'anni dopo è il turno di Francesco Lettieri che, avvalendosi come protagonista di un valido Aniello Arena, sembra…
Incipit del film: un matrimonio, che è inteso come atto di fede, lo stesso che ogni ultras sancisce con la propria squadra del cuore. Un legame, ancora più inscindibile di una relazione coniugale. Perché, puoi cambiare fidanzata o addirittura consorte, ma non puoi cambiare né mamma, né squadra di calcio, è un amore che dura tutta la vita. Un gruppo di…
Essere ultras non vuol dire solamente essere tifoso di una squadra ma appartenere a una specie di setta: aderire a una sorta di credo religioso con delle regole ferree che non si possono trasgredire, pena punizioni - verbali e non - da parte degli altri compagni. Per questo Sandro (Aniello Arena) storico membro degli “Apache” non ha vita facile, diviso com’è - raggiunti…
C’è tanta narrazione della Napoli contemporanea nel nuovo (e primo) film di Francesco Lettieri, famoso per essere il regista dei videoclip di alcuni dei cantanti indie più in voga del momento (Calcutta, Thegiornalisti e Liberato, per fare qualche esempio).
Napoli è bella e dannata come sempre, anche se in questa film la questione si sposta dalla…
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Commenti (4) vedi tutti
Esordio al lungometraggio di Francesco Lettieri. I temi sarebbero intriganti, ma il film resta in superfice. Troppi stereotipi. Le prove attoriali sono molto buone.
leggi la recensione completa di Furetto60Sullo stesso tema c'era ULTRA' di Tognazzi,ma questo mi sembra piu' vero e viscerale,promosso..voto 7.5
commento di ezioFrancesco Lettieri imprime al suo film uno stile registico abbastanza ricercato, messo a disposizione di una storia che oscilla tra le leggi della strada e la voglia di tenerezza. Il film rimane nel guado, riuscendo a non rimanere imprigionato nella "mentalità" ultras, ma neanche ad indagarla nel profondo per come il titolo suggerirebbe. Rimandato.
commento di Peppe Comunefilm mediocre. Non appassiona. Sarà che non ho mai capito gli ultras? Dimenticabile
commento di Ottiperotti