Regia di Norman Jewison vedi scheda film
'Il violinista sul tetto' - espressione che indica la condizione di precarietà del popolo ebraico - miscela con la giusta dose il musical alla comicità di derivazione ebraica, con risultati di tutto rispetto.
Le canzoni (per fortuna non tradotte) sono tutte molto belle, specie 'If I Were a Rich Man', 'Tradition', 'Do You Love Me?', l'atmosfera è, tranne verso la fine, quasi sempre scanzonata e l'interprete principale, l'attore israeliano proveniente dal palcoscenico Topol nonché voce narrante, è semplicemente straordinario, sia quando balla e canta, sia quando ha a che fare con le mille vicissitudini che le donne della sua famiglia gli arrecano.
Norman Jewison dirige con buon piglio, ad eccezione di un finale tirato un pò troppo per le lunghe, un film che ha ancora una volta al centro problematiche a sfondo razziale, presenti spesso nella sua filmografia.
Eccelsa la fotografia (meritevole dell'Oscar, al pari del sonoro e della colonna sonora, del pluripremiato John Williams) dell'operatore Oswald Morris.
Voto: 7/8.
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