Trama
Malato e in cura, Kang si ritrova a vivere una vita alla deriva. In una terra straniera, incontra Non ed entrambi trovano consolazione l'uno nell'altro prima di prendere ognuno strade diverse e continuare con la loro quotidianità.
Approfondimento
DAYS: UN INCONTRO DI SOLITUDINI
Diretto e sceneggiato da Tsai Ming-liang, Days racconta la storia di Kang e Non, due anime disperate che trovano consolazione l'uno nell'altro. In preda alla malattie e alle cure a cui si sta sottoponendo, Kai si ritrova a vivere la vita di un vagabondo fino a quando incontra Non in una terra straniera. Sostenendosi a vicenda, vivranno un periodo insieme prima di separarsi e continuare ognuno i propri giorni.
Con la direzione della fotografia di Jhong Yuan Chang, Days trae spunto dalla strana malattia che ha colpito l'attore Lee Kang-Sheng con danni al collo ed è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione in concorso al Festival di Berlino 2020: "Dopo Stray Dogs, presentato in concorso al Festival di Venezia, ho smesso di scrivere sceneggiature. Tuttavia, non ho mai smesso di fare film. Nel giro di pochi anni ho realizzato otto film basati sul concetto della camminata lenta di Kang. Nel frattempo, nella vita reale, Kang soffriva di una strana malattia fisica. Mi doleva vedere la sua fragilità fisica. Dal momento che la sua malattia è durata a lungo, a volte l'ho filmato, anche se non sapevo come avrei usato le immagini. Tre anni fa, poi, ho conosciuto un lavoratore laotiano a Bangkok. Tramite le nostre video chat, l'ho visto cucinare i cibi della sua città natale nella stanza piuttosto squallida in cui viveva. Ho sentito allora l'esigenza di raggiungerlo e di filmarlo. E, così facendo, ho iniziato a fare un altro film".
Il cast
A dirigere Days è Tsai Ming-liang, regista e sceneggiatore di origine malese. Nato a Kuching nel 1957, ha esordito nel 1992 con Rebels of the Neon God, presentato alla Berlinale. Nel 1994, con il suo secondo film, Vive l'amour, ha ricevuto il Leone d'Oro al Festival di Venezia mentre nel 1996 Il fiume ha vinto il… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Una rottura di coglioni insanabile. Niente dialoghi per almeno mezz'ora. Ho tentato di vedere 40 minuti ma poi anche basta!!! Bella fotografia. Per chi ama il cinema sperimentale va bene.
commento di valerio66Dopo ca. 30' finalmente qualcuno parla (per pochi secondi ...) poi il resto è una sorta di Film effettivamente basato su Scene normali giornaliere di un Tizio comune di Taiwan,seppure scandite da problematiche personali di vario genere.voto.1.
commento di chribio1Stiano a casa coloro che non amano la routine, coloro che non amano il fare ripetitivo dei giorni uno sull’altro come promette il titolo appunto, o coloro che non amano la gestualità rituale e soffrano invece di ipercineticità. Se pur io mi annoveri tra codesti in tutto, mi autoelimino dallo stare a casa perchè Days l'ho già visto.
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