Trama
Clint è un uomo distrutto che vive in solitudine in una tundra gelata. In questo isolamento non riesce però a trovare né l'evasione né la pace. Una sera inizierà un viaggio in cui dovrà confrontarsi con i propri sogni, i ricordi e le visioni, cercando così di attraversare il buio per raggiungere la luce.
Approfondimento
SIBERIA: UN VIAGGIO RITROVARE LA LUCE
Diretto da Abel Ferrara e sceneggiato dallo stesso con Christ Zois, Siberia racconta la storia di Clint, un uomo tormentato che si è ritirato a vivere in una baita di montagna dove spera di trovare finalmente un po' di serenità. Qui porta avanti una modesta caffetteria dove ogni tanto si ferma qualche viaggiatore o nativo della regione. Seppur in isolamento, Clint non riesce a trovare né pace né via di fuga ai suoi problemi. Nel corso di una fatidica nottata, per confrontarsi con se stesso, inizia un viaggio in slitta verso il mondo che una volta conosceva. Finirà così per muoversi attraverso sogni, ricordi e immaginazione, nel tentativo di trovare la sua vera natura.
Con la direzione della fotografia di Stefano Falivene, le scenografie di Renate Schmaderer, i costumi di Brenda Gomez e le musiche di Joe Delia, Siberia è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione in concorso al Festival di Berlino 2020: "Dopo aver ultimato Pasolini, hanno cominciato a presentarsi davanti ai miei occhi immagini di natura varia. Le definirei immagini folli: erano strane, non erano urbane e nemmeno moderno. Dovevo solo lasciarle scorrere. Ed è così che mi si è presentato un mondo à la Jack London, con cani, incontri fortuiti che avvengono, tappe di un viaggio che vengono definite da luoghi e tempi selvaggiamente diversi. Non cercando di scrivere una sceneggiatura perfetta ma tentando semmai di raccogliere le immagini e di far appello alla memoria, ho voluto sfidare il nostro stesso modo di pensare e creare un'esperienza che spero sia vitale e abbastanza trasparente, da essere compresa a pieno dal pubblico. Non è facile spiegare cosa intendo, certe cose sono più facili e interessanti da fare e trasformare in elementi cinematografici. Non si tratta di prendere le distanze da ciò che ho fatto, la vedo semmai come una continuazione. Scivolo sempre più dentro all'oscurità ma ho ancora un grande appetito per tutto ciò che il cinema può offrire".
Il cast
A dirigere Siberia è Abel Ferrara, cineasta con alle spalle quattro decenni di attività cinematografica tanto negli Stati Uniti quanto in Europa. Tra i successi più recenti, si ricordano Pasolini e Welcome to New York, entrambi ispirati a storie realmente accadute. Nato nel Bronx nel 1951, Ferrara ha cominciato la… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
Abel, cosa combini?
commento di moviemanMah,la foto del frame della Caverna mi ha ricordato un certo "Stalker" di ... di Tarkovskij e già ero premunito in negativo : poi tra scene sessuali esplicite e altre cose strane,mi sono proprio rotto lo scatolame.voto.1.
commento di chribio1Si entra nella mente contorta di Dafoe con il solito Ferrara piu' divisivo che mai....c'e' di tutto....pure un rapporto sessuale con una donna in grvidanza....vabbe'....si puo' vedere,quando vedi Ferrara sai a cosa vai incontro!
commento di ezioNell’avventurarsi in un viaggio tra i meandri della psiche di un uomo alle prese con un bilancio esistenziale, Abel Ferrara conferma, con Siberia, la grande vitalità del suo cinema e, soprattutto, la sua irrefrenabile volontà di rinnovarsi, sperimentare, (ri)mettersi costantemente in gioco. Voto 7
commento di rickdeckardIndecifrabile viaggio tra visioni e simbolismi che non portano apparentemente da nessuna parte. Ferrara opta per una narrazione complessa, in contrasto con una splendida cinematografia. Racconta una (non) storia che è troppo ermetica e in maggior modo, finisce in cortocircuito logico.
leggi la recensione completa di undying