Regia di José Ramón Larraz vedi scheda film
Bellissimo esemplare di cinema horror, in grado di raccontare la solita storia (su una schizofrenica, lesbica, assassina) ma in veste di pura forma cinematografica. Poetico, macabro, visionario, il miglior film diretto da José Ramón Larraz, scomparso per anni e recuperato recentemente da "Amazon Prime Video".
Helen (Angela Pleasence) sta passando un periodo critico, si sente persa, depressa, ha timore di restare da sola. Invita quindi l'amica Anne (Lorna Heilbron) in una sperduta casa di campagna inglese, isolata in mezzo al bosco e in prossimità di un lago stagnante (nelle cui melmose acque galleggia un corpo femminile privo di vita), chiedendole di farle compagnia per qualche giorno. Muto e silente testimone nei paraggi, l'anziano Brady (Peter Vaughan), incaricato di eseguire lavori di manutenzione e giardinaggio, alloggiato nella adiacente scuderia. Il comportamento di Helen con il passare delle ore si fa sempre più strano: pone insolite domande sulla morte; sostiene di sentire voci e lamenti notturni; si rinchiude in camera da sola, masturbandosi; mostra un evidente interesse sessuale nei confronti dell'amica; soffre di acuti e frequenti mal di testa. Nonostante Nick (Mike Grady), il compagno di Anne, insista perché la donna ritorni a Londra, quest'ultima decide di rimanere ancora per qualche giorno in compagnia di Helen. Incuriosita da strani rumori una notte decide di visitare la soffitta, senza poterne immaginarne le conseguenze.
"(È impossibile conoscere veramente a fondo una persona) ed è da questa ignoranza che nasce la fiducia nel nostro prossimo."
(Brady)
"Cosa credi che accada dopo la morte?"
(Helen)
Uno dei migliori horror iberici (in realtà co-prodotto in compartecipazione tra Spagna, Regno Unito e Belgio) mai realizzati, opera del sottovalutato maestro del terrore José Ramón Larraz, anche autore della memorabile sceneggiatura assieme a Stanley Miller, basata su un romanzo di Thomas Owen al quale si è probabilmente ispirato anche Polanski per il suo Repulsion (1965), stando alle affinità esistenti tra le due pellicole. Le prime sequenze del film sono una pura dichiarazione d'intenti: Larraz mostra una galleria di fermo immagini con presenza di un cadavere avvolto nel fango, coperto di foglie, a ridosso di un lago; introduce Helen, chiaramente problematica, mentre attraversa con la macchina una strada dissestata per raggiungere la casa isolata, in compagnia dell'amica Anne. L'altro grande protagonista, perfetto stimolante dello stato di alienazione psicologica in cui precipita Helen, è il sottofondo sonoro rappresentato dal rumore di opprimenti temporali, pioggia inarrestabile, vento, versi di animali, ticchettìo degli orologi, gemiti notturni. La trama è ridotta ai minimi termini, si sviluppa esattamente come ci si potrebbe attendere e questo, una volta tanto, va a favore del contesto esistenziale malsano e perverso, non privo di lirica decadente (la fotografia ritrae, con pertinenza di toni cromatici, il clima autunnale). Helen è certamente lesbica, tanto da essere gelosa delle sue amiche (la spiegazione, veloce ma precisa, arriva nei pochi secondi che anticipano i titoli di coda); è malata - "Aiutami... ti chiedo solo di aiutarmi. Non so neanche io cosa non va. Sono malata...", implora disperata rivolgendosi a Anne -; è distratta (non ricorda se si è addormentata nel divano): ma al tempo stesso consapevole delle sue azioni delittuose - "Io so tutto quello che accade in questi boschi. E molte cose strane accadono in questi boschi....", confessa alla sempre più sconvolta Anne. Larraz non gioca con banali colpi di scena, introduce senza enigmatiche incertezze il Male e ci mostra sin da subito il suo volto, ossimoricamente dolce, triste e tenebroso, quello della strepitosa Angela Pleasence (figlia del più famoso Donald, assieme alla Millie Perkins di The Witch who Came from the Sea, alla Cécile De France di Alta tensione e Janine Reynaud di Turbamento carnale, ha saputo conferire spessore psicologico e carattere al suo personaggio, dando solida identità a una delle più indimenticabili schizofreniche mai apparse sugli schermi). Così facendo consolida le aspettative dello spettatore, una volta tanto in grado di prevedere, senza margine d'errore, lo sviluppo della trama. Cosa, allora, rende memorabile questo bellissimo Symptoms? La confezione, la forma, la poesia macabra e visionaria che Larraz ha modo di esprimere dando sostanza e logica a immagini affascinanti, decadenti, al tempo stesso evocative e crepuscolari. La macchina da presa si muove con eleganza e delicatezza, attraversa lunghi corridoi semibui e deserti, immersi nelle ombre, ruota lentamente, con timorosa pietà, attorno ai corpi (dei vivi e dei morti) in un afflato di psicologico spaesamento, osserva come imparziale testimone il rito dell'omicidio (declinato nello stile conciso e contenuto di Psyco) e punta dritta sullo sguardo, dentro agli occhi, sul viso della sconvolta e pericolosissima Helen. Di grande livello il reparto tecnico, che può contare sulla perfetta fotografia di Trevor Wren e sulla musica perturbante di John Scott. Presentata al Festival di Cannes nel 1974 e circolata nelle nostre sale l'anno successivo, la pellicola sarebbe poi stata destinata all'oblìo: dispersi i negativi originali, mai trasmessa in televisione, tuttora assente in home video. Solo nel 2014 ne è stata rintracciata una versione estera e più recentemente l'edizione italiana, resa disponibile su Amazon Prime Video. La versione è di sofferta qualità per via di ripetuti salti della traccia audio (in particolare all'inizio e durante l'omicidio di Anne), ma nel complesso merita di essere vista e conosciuta, in quanto fedele, rara, rappresentante di una cinematografia veramente fantastica.
Critica
"Ossessivo e claustrofobico ritratto dell'isolamento umano, tanto fisico quanto psicologico, proiettato a Cannes e considerato da molti una delle opere migliori di questo autore, obbedisce ai canoni autoimposti, mescolando atmosfere dense, crimini raffinati, un assassino schizoide, tanto erotismo."
(Diego Lopez e David Pizarro) [1]
"Helen (Angela Pleasence) è una giovane piuttosto particolare che abita in una vecchia casa nella campagna inglese e invita la sua amica Anne (Lorna Heilbron) a vivere con lei. Però il rapporto non è quello che lei avrebbe sperato né quello che l'amica avrebbe immaginato. Preda della gelosia nei confronti di Anne, rea di avere un fidanzato, Helen comincia a uccidere. Forse il capolavoro di Larraz, regista spagnolo spesso attivo in Inghilterra. Supportato dall'ottima recitazione di Angela Pleasence (figlia di Donald) e di Lorna Heilbron, che si era già fatta notare ne Il terrore viene dalla pioggia, Larraz crea un horror sofisticato e brillante con diverse innovazioni di montaggio e d'atmosfera. Inquietante e morboso, dalla trama lineare, ma non per questo meno interessante. Presentato a Cannes nel 1974, è purtroppo un film attualmente di difficile reperibilità."
(Rudy Salvagnini) [2]
Visto censura [3]
"Si (...) esprime parere favorevole per la proiezione in pubblico con il divieto di visione per i minori degli anni 18. Divieto che è motivato dalle numerose sequenze di violenza e dall'atmosfera di tensione, nonchè dagli accenni di lesbismo."
Con questi termini la Commissione di revisione cinematografica concede il nulla osta (n. 67523) al film, in data 9 maggio 1975.
Metri di pellicola accertati: 2595 (circa 94' a 24 fps).
Sinossi estratta dal verbale allegato al nulla osta
"Anne arriva con Helen nella villa di campagna di quest'ultima. Una vecchia villa immersa in un bosco. Le due ragazze sono in cerca di tranquillità: Anne per un litigio con John, suo fidanzato e Helen per riposarsi da un lavoro estenuante. La notte stessa, però, strane risate disturbano il sonno di Anne. La mattina dopo Helen ride delle perplessità di Anne. Ma altri segni convincono Anne della presenza di un'altra persona nella villa. Durante una sua ispezione alla casa Anne viene uccisa. John volendo riprendere contatto con la fidanzata si reca alla villa ma anche lui viene ucciso selvaggiamente da Helen. Nel frattempo, però, Brady, un guardiacaccia, ha ripescato nel vicino lago il corpo di Cora, un'amica di Helen misteriosamente scomparsa, e la ricatta. Helen uccide Brady. La governante della villa trova Helen accanto ai corpi degli uccisi completamente impazzita."
Si evince, dai dati allegati al verbale del nulla osta, che la copia disponibile su Amazon Prime Video non corrisponde a quella integrale. La versione disponibile non solo appare in difetto di durata (circa 5/6 minuti), ma presenta anche un differente finale.
NOTE
[1] "Rosso sangue - La storia del cinema fanta-horror spagnolo" (Profondo rosso edizioni), pag. 114.
[2] "Dizionario dei film horror" (Corte del Fontego), pag. 691.
[3] Dal sito "Italia Taglia".
"La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire, sei vicino al cielo."
(Jimi Hendrix)
Trailer
F.P. 01/08/2023 - Versione visionata in lingua italiana su Amazon Prime Video (durata: 84'21")
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