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The Batman

Regia di Matt Reeves vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su The Batman

di Marco Poggi
7 stelle

Difficile pensare all'Enigmista di Batman senza il suo costume verde e il bastone a forma di punto interrogativo, eppure qui si abbandona quella versione glamour per sposarne una realistica, da serial killer, stile Fincher. Il film è avvincente, ma si dilunga per tre ore di durata (sempre troppe per un cinefumetto).

Difficile pensare all'Enigmista dei fumetti di Batman senza il suo costume verde e il bastone a forma di punto interrogativo, eppure in questo film si abbandona quella versione classica glamour per sposarne una realistica, da serial killer, stile David Fincher. Il film è dark e avvincente, come ci si aspetta da uns pellicola di Batman del terzo millennio, ma si dilunga per tre ore di durata (sempre troppe per un cinefumetto) e ciò è un pò snervante. La prova di Robert Pattinson come Batman alle prime armi (il film inizia da quando sono passati due anni, da quando Bruce ha indossato per la prima volta il costume, che evidentemente non sono bastati per farlo conoscere davvero) è promossa, anche se il suo Bruce Wayne in abiti civili ha poche scene e quando si vede smascherato sembra quasi "vampiresco". Non credo che la Catwoman  ladra e vendicatrice di Zoe Kravitz diventerà glamour come quella di Michelle Pfeiffer, ma è notevole ed  è un'ottima partner/alleata del protagonista  Colin Farrell,  finalmente, riporta il Pinguino al cinema, dopo Danny de Vito, ma stavolta  in versione mafiosa, e non freak, visto che il suo  irriconoscibile look lo rende quasi un cattivo grottesco alla  "DICK TRACY" di e con Warren Beatty, o il fratello di Robert de Niro quando  è Al Capone in "THE UNTOUCHABLES - GLI INTOCCABILI". Sorprendente Paul Dano come Enigmista, che propone finalmente qualcosa di diverso da Frank Gorshin e Jim Carray che si annullavano a vicenda, con "BATMAN - IL FILM" (e la serie tv anni'60) e "BATMAN FOREVER", (perché  mettevano in scena solo il lato "divertente" e "divertito" del folle uomo degli enigmi), anche se i serial killer, al cinema, non sono una novità. Eppure, mi ha fatto ripensare al mai realizzato terzo bat-film di Tim Burton, quello dove l'Enigmista doveva avere il volto di Robin Williams e, forse, una presenza più inquietante del giocoso Jim Carrey, che ruba il film di Schumacher a tutto il cast, del 1995, seppur sempre fantasy. Arrivare a un Enigmista che sembra fare pendant con il Joker di Heath Ledger, significa presentarlo dark, tecnologico (usa  facebook per procacciarsi degli alleati-folli quanto lui) e per nulla divertente. I suoi "Bruce" che sussurra, quando dialoga con Batman al manicomio di Arkham, ma anche la sua voce storpiata, mettono più i brividi dei suoi indovinelli, che non sono facili, come quelli del film del 1995. Paul Dano (che nel film si chiama Edward, ma non Nygma, perché come cognome sarebbe troppo scontato, e ridanciano), è quell'Enigmista che si meriterbbe di penetrare in casa Wayne e far saltare la bat-caverna, non il buffone Jim Carrey, che "gioca" a baseball e fa il cartone animato vivente, perché se Batman è serio, anche i suoi nemici lo devono essere...Anche se io avrei prefetito una versione di mezzo, un pò folle e un pò bambino, anche se Dano ha la faccia da bambino, ma non quel bambino che è anche un cartone animato vivente. Jeffrey Wright, l'ex-Felix Leiter del James Bond di Daniel Craig,  è un tenente Gordon molto presente e complice del pipistrello,come quello di Gary Oldman nella trilogia di Nolan, mentre ha pochissime scene l'Alfred di Andy Serkis, ed è un peccato.  Non male la storia, che presenta un Batman più detective e più uomo che fallisce, che perfetto supereroe che "spacca", ma anche i misteri che sembrano collegare gli Wayne al boss Carmine Falcone (un John Turturro davvero bravo e lontano dalla sua versione scanzonata e da barzelleta di "TRANSFORMERS"). Da vedere, anche se è l'anti-"SPIDER-MAN NO WAY HOME" per eccellenza e per nulla rivolto alla famiglie e ai bambini, Matt Reeves, dopo Chris Nolan, continua con la lnea iper-realistica e vince, dimosttrando che  adesso sarà ancor più difficile tornare indietro, ai tempi dei  due bat-film di Tim Burton, o peggio al Batman tv di Adam West.

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