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The Batman

Regia di Matt Reeves vedi scheda film

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La recensione su The Batman

di alan smithee
7 stelle

locandina

The Batman (2022): locandina

AL CINEMA

"La gente pensa che io compaia dall'ombra. Ma io sono l'ombra."

Lo shock per la perdita dei propri cari è un presupposto valido per arrivare a devastare la mente e l'equilibrio mentale del giovane uomo sensibile che costretto suo malgrado a sopportare tale dolore lancinante.

Spesso questo trauma rende le vittime dei futuri geni del male… o dei supereroi.

La genesi dell'Enigmista, ma anche quella di Batman, derivano sostanzialmente da shock devastanti come quelli di cui sopra.

Nel reboot di Matt Reeves, noto ai più per aver ridato vita con successo e nerbo alla serie del Pianeta delle scimmie (dopo che Tim Burton, nome quanto mai familiare quando si parla di Batman, aveva provato senza fortuna a fornirne una sua assai poco convincente versione), il tormento che già di per sé caratterizza la figura controversa e più che mai dualistica di Batman/Bruce Wayne, diventa una costante.

Inoltre la musica incessante, martellante, ma ottima (nel senso di assai efficace, ed a cura dell'italoamericano Michael Giacchino), assieme allo scroscio di una pioggia pressoché perenne, accompagnano con tenebrosa adeguatezza questa cupa ambientazione da agglomerato urbano oppresso e dai contorni inquietantemente futuristici ma non troppo.

 

Robert Pattinson

The Batman (2022): Robert Pattinson

Robert Pattinson

The Batman (2022): Robert Pattinson

 

Ed oscura è pure la gestione amministrativa di Gotham City, col suo sindaco assassinato non meno trucemente rispetto alla cruenta fine che fece il padre di Bruce poco più di un decennio prima, rivisitata di recente nel non meno nervoso ed isterico, fortunato Joker di Todd Philips, da cui questo film in qualche modo riprende, senza troppa ufficialità, le tormentate fila in un non certo più rassicurante contesto suburbano devastato da delinquenza ed atti terroristici fuori da ogni controllo.

Corruzione e sentimenti di vendetta condannano infatti la metropoli avvenuiristica di Gotham City, trascinandola in un gorgo che la riduce a purgatorio di anime in lotta per una sopravvivenza quotidiana tutt'altro che scontata.

E Batman interviene pur nella consapevolezza di non poter essere onnipresente, coinvolto, ora più che mai, a collaborare con la polizia nel crimine che ha visto il suo primo cittadino morire in modo cruento, vittima di un assassino, l'Enigmista appunto (perfettamente reso da una interpretazione isterica assai appropriata da parte di Paul Dano) che gioca astutamente a lasciar tracce, nemico della malavita, rappresentata da Carmine Falcone (John Turturro) come pure dal viscido Pinguino (un irriconoscibile Colin Farrell).

Nell'intrigo si inserisce la figura snella e seducente di Selina Kyle (una sexy Zoe Kravitz, figlia del cantante Lenny, e recentemente protagonista di Kimi di Soderberg), la cui fidanzata Annika scompare in quanto al corrente di un segreto più grande di lei, e che la donna si impegnerà a ritrovare, scoprendo invischiato in quel marcio intrigo anche il laido padre naturale, ovvero il già citato Falcone.

E visto che l'angoscia talvolta crea i presupposti per divenire personaggi fuori del comune, ecco che Selina si trasforma in una degna collaboratrice di Batman, traducendo la propria passione per i gatti per dare vita all'eroina flessuosa ed agilissima, oltre che dagli arti affilatissimi, che sarà ricordata come Catwoman.

 

Zoë Kravitz, Robert Pattinson

The Batman (2022): Zoë Kravitz, Robert Pattinson

Colin Farrell

The Batman (2022): Colin Farrell

 

Più che la storia, sin troppo dispersiva e tortuosa, oltre che decisamente prolissa, se riesce quasi a raggiungere le tre ore di durata, nell'adattamento del supereroe a cura di Matt Reeves, vince l'atmosfera opprimente e cupa che solo si percepiva nelle prime due serie dedicate all'eroe probabilmente più affascinante del mondo DC Comics.

E, per restare in zona DC, ecco che con questo film le trasposizioni della grande rivale Marvel confermano la capacità di dar vita a prodotti più maturi, più adulti, più contaminati dalla cattiveria rispetto a quelli commercialmente ancor più fortunati di quest'ultima.

Una fedeltà a tematiche e drammi reali che si traduce in sangue che sgorga e in violenze di atti che ricordano i vili attentati terroristici che hanno spiazzato la nostra contemporaneità.

Il nuovo Batman cinematografico, dopo Michael Keaton degli ottimi primi due film di Tim Burton tra fine '80 ed inizio '80, dopo Val Kilmer e George Clooney della doppietta un po' meno riuscita e sin troppo glamour a cura di Joel Schumacher in pieni '90, dopo il ritorno in grande stile negli anni 2000 grazie a Christopher Nolan e alla trilogia con Christian Bale, dopo la trilogia di gruppo dei primi anni '10 con Batman impersonato senza troppa verve espressiva né convinzione da un plastificato Ben Affleck, il nuovo probabile franchise di Reeves inaugurato con l'ottima prova di un ispirato e tetro Robert Pattinson potrebbe riportare ai fasti nolaniani l'epopea dell'eroe più affascinante, complesso e controverso dell'universo DC.

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