Regia di Alfredo Giannetti vedi scheda film
Dramma popolare che macina ideali di libertà e lotta risorgimentale. Macina perché gli rulla sotto il segno dello spirito di Giannetti, ovvero sindrome del tragico arrivato alle estreme conseguenze: piangere per il pubblico deve essere obbligatorio! Meglio non parlare male di chi non c’è più, ma qualcosa bisogna pur dire. Con la trilogia Tre donne, è il congedo di Anna Magnani (se escludiamo l’ultima apparizione in ROMA), commovente come ogni addio di un’artista dovrebbe essere. E lei è sublime, miracolosa come sempre. C’è anche Mastroianni, ma gli occhi sono puntati su di lei. E a ragione, perché è la forza d’urto in un filmino di maniera, storico solo per l’ambientazione.
Effettivamente guardo la Magnani in adorazione, del film non mi curo proprio, ci ho rinunciato perché intuisco come andrà a finire e dove andrà a parare, anzi mi sono anche stufato e demolire i lavori degli altri non mi procura alcun senso di soddisfazione. Guardiamo la Magnani allora.. È celestiale vero? Un po’ lavora di mestiere, soprattutto quando piange, ma nel finale … cazzo quanto è brava…Mi lascia secco come dice Holden.
Poi ecco i titoli di coda, spengo il televisore. È vero, il film era quel che era, diciamo pure che era meno di quel che era, ma sono triste perché dopo la Magnani non ha potuto fare più niente. Mi dico: diamogli sufficiente anche se merita un’impiombatura a tutto tondo, in fondo è l’ultima cosa che vedi di Anna per cui fa il bravo…
Me ne vado a dormire perché guardare la superAnna mi ha fatto venire tristi pensieri sull’invecchiare, sul fare l’attore e avere successo, poi tutti e due, quando sei famoso ma non puoi far niente per impedire all’età di fare il suo corso e le proposte di lavoro diminuiscono fino a che ti ritrovi a recitare in cose di poco conto. Mondo ladro!
Mi dico che scriverò qualcosina su filmtv per far conoscere la Magnani a gente che non l’ha mai vista, augurandomi che qualcuno la legga e inizi a scoprire Nannarella. Non che mi freghi la gloria o robe del genere. È il mio regalo a questa attrice, e a tutti gli attori nel tempo dimenticati. Spero di averlo fatto, almeno un po’.
Grazie di aver letto queste frasi, ciao a tutti.
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