Nella Roma soggetta al potere temporale della chiesa, un gruppo di oppositori giace da tempo in prigione. Alcuni, stremati dal carcere, chiedono la grazia al Papa, altri, tra i quali Augusto Parenti, preferiscono lottare fino alla fine. Questi è il marito di Teresa, una popolana che tiene le fila dei ribelli. Quando i piemontesi entrano in Roma, Teresa e altre donne liberano i prigionieri, ma Augusto, stremato da una malattia, gli muore tra le braccia mentre lei gli descrive la liberazione di Roma. E' un lavoro che fa parte di un ciclo di quattro film girati appositamente per la RAI dal regista Alfredo Giannetti. Una delle ultime prove della grande Magnani, ormai malata.
Un bel film, sulla coerenza sui principi e sulla disponibilità a pagare il relativo grave scotto, nel caso in cui tali giusti principi vengano condannati da potenti iniqui. Indimenticabile il colloquio fra il democratico, in carcere per le proprie idee e gli atti conseguenti, e la moglie: lui può rivendicare che «dal carcere sta dando il buon esempio»; sua moglie in… leggi tutto
Rievocazione in chiave patetica dei giorni romani che precedettero la breccia di Porta Pia. Il dramma di coloro che languivano da anni nelle galere papaline (qualcuno dai tempi della fine della Repubblica Romana del 1849), decisi a non chiedere la grazia al Pontefice né ad accettare l’aiuto dei Piemontesi, s’intreccia con quello dei loro familiari che restano fuori, costretti… leggi tutto
Un bel film, sulla coerenza sui principi e sulla disponibilità a pagare il relativo grave scotto, nel caso in cui tali giusti principi vengano condannati da potenti iniqui. Indimenticabile il colloquio fra il democratico, in carcere per le proprie idee e gli atti conseguenti, e la moglie: lui può rivendicare che «dal carcere sta dando il buon esempio»; sua moglie in…
Rievocazione in chiave patetica dei giorni romani che precedettero la breccia di Porta Pia. Il dramma di coloro che languivano da anni nelle galere papaline (qualcuno dai tempi della fine della Repubblica Romana del 1849), decisi a non chiedere la grazia al Pontefice né ad accettare l’aiuto dei Piemontesi, s’intreccia con quello dei loro familiari che restano fuori, costretti…
La ricostruzione storica, sia nei costumi che negli ambienti e nei fatti, è apprezzabilissima. La storia è una piccola e triste parabola sulla libertà, vista dagli occhi di chi attende fuori dal carcere la persona che ama. Regia ed attori se la cavano, la Magnani può fare un po' di sceneggiata e quindi la parte le è consona. Meno 'nostalgico' di un film di Magni, ma poco lontano da quel…
Buon film soprattutto perchè si poggia totalmente su Anna Magnani. Mastroianni, secondo me totalmente fuori parte, non è attore da parti simili. Prima parte più coinvolgente. Dopo la prima ora il film assume più la piega di sceneggiato televisivo per la RAI!
Dramma popolare che macina ideali di libertà e lotta risorgimentale. Macina perché gli rulla sotto il segno dello spirito di Giannetti, ovvero sindrome del tragico arrivato alle estreme conseguenze: piangere per il pubblico deve essere obbligatorio! Meglio non parlare male di chi non c’è più, ma qualcosa bisogna pur dire. Con la trilogia Tre donne, è il congedo di Anna Magnani (se…
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