Regia di Philippe Falardeau vedi scheda film
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Carino, ma dopo un po' si addormenta su sé stesso. 6-
commento di fra_pagaMoscio moscio moscio. Il confronto con "Il diavolo veste Prada" è impietoso.
commento di OssCarino, ma nella seconda metà, a mio avviso, si perde un po'
commento di Artemisia1593Un film interessante ma certo non travolgente, che ricorda molto le atmosfere de "Il diavolo veste Prada" con una capa dispotica ed una giovane assistente che cerca in tutti i modi di renderla più mansueta. Sullo sfondo, ma veramente quasi in controluce, lo scrittore Salinger il cui mito di persona misantropa e solitaria sembra costruito a tavo
leggi la recensione completa di galavernaTipica storiellina Americana di una giovane Assistente sbattuta qua e là da Personaggi più o meno sopra le Righe : diciamo che assomiglia per certi versi a qualcosa tipo "Il Diavolo veste Prada" con la Hathaway in gran spolvero mentre qua c'è un'effervescente Qualley in gamba ma non a quei livelli.voto.5.
commento di chribio1Falardeau si muove senza imprimere, sospeso tra favola e realtà, un carattere deciso alla pellicola non aiutato in questo da una sceneggiatura alquanto confusa. Il film si salva grazie alla faccia pulita, la grazia e lo sguardo luminoso di Margaret Qualley molto più che al contributo di una allampanata Sigourney Weaver.
commento di bombo1Piacevole ma esile commedia.
commento di gruvierazAnni '90. New York. Madison Avenue, ma anche Montreal. Perlopiù siamo al Waldorf Astoria, mio hotel preferito e di tutti gli scrittori / artisti che a New York hanno fatto la loro fortuna, ma soprattutto quella del ristorante dell'hotel, dati i costi. Torna in grande spolvero e consueta classe Sigourney Weaver nel ruolo di agente letterario di Sali
leggi la recensione completa di gaiart